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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Ottocento: Manzoni GioachinoPITTORI: Manzoni Gioachino
Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
MANZONI GIOACHINO
1802
Zogno, località Miragolo San Marco, chiesa dei santi Marco e Maria Maddalena
Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
Gioachino Manzoni dipinse nel 1802 questo sant'Agostino per la chiesa dei santi Marco e Maria Maddalena a Zogno, in località Miragolo San Marco. Si tratta di un dipinto murale che appartiene all'insieme della decorazione pittorica dell'edificio sacro.
La chiesa di Miragolo San Marco, costruita nel 1471, fu profondamente modificata nella seconda metà del Settecento, con l'intervento dell'architetto Francesco Caniana di Alzano, il quale prima rinnovò la parte absidale nel 1776 e poi diede il disegno per una nuova aula nel 1782, realizzata tra il 1790 e il 1798.
La chiesa così rinnovata fu consacrata dal vescovo Pier Luigi Speranza il 9 giugno 1877, col titolo di San Marco e Santa Maria Maddalena. È una costruzione garbata in stile neoclassico, con cupola centrale. All'interno è presente l'affresco raffigurante l'Estasi di San Francesco d'Assisi dipinto da Vincenzo Angelo Orelli nel 1793. Le cinque campane furono fuse nel 1858 e consacrate il 19 giugno 1860 dal vescovo Pier Luigi Speranza. Furono rifuse nel 1907 nell'attuale concerto in re maggiore, a sua volta reintegrato dopo la requisizione durante il secondo conflitto mondiale.
Il santo è stato qui raffigurato secondo i tradizionali canoni iconografici agostiniani: il santo indossa gli abiti episcopali, ha in testa la mitra, mentre il bastone pastorale sta in secondo piano. Con la mano destra impugna una penna d'oca, uno strumento con cui si accinge a scrivere su un libro che tiene fermo sullo scrittoio con la mano sinistra. Lo sguardo del santo è rivolto verso l'alto alla ricerca di quella ispirazione divina che aleggia fra le pagine dei suoi scritti.
Manzoni Gioachino
Si ignora presso quale pittore abbia compiuto il suo apprendistato, tuttavia nella sua produzione giovanile si scorgono influenze dil Raggi e di Capella. Le sue prime opere note sono il quadro raffigurante "Gesù e la Maddalena" eseguito nel 1793 per la parrocchiale di Osio Sotto e le due tele della chiesa di Santo Stefano degli Angeli, una delle quali è firmata e datata 1795. Altre opere sue sono gli affreschi della parrocchiale di Miragolo San Marco, la pala d’altare raffigurante la "Pietà con i Santi Gottardo a Antonio abate" della parrocchiale di Clanezzo, la "Trinità con i Santi Giuseppe e Giovanni Battista" della chiesa di Gavarno Vescovado e le quattro tele della parrocchiale di Berbenno. Un cenno particolare va riservato alla tela della chiesetta di San Fermo a Bergamo, che rappresenta i Santi Fermo, Rustico e Procolo davanti alla veduta di Bergamo Alta con le Mura Venete di San Giacomo in evidenza. Le opere riconosciute di questo artista tutt’altro che dozzinale sono relativamente poche; molte sono da ritenere disperse.