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PITTORI: Maestro di Montserrat

Santa Monica

Santa Monica lungo la scalinata di accesso

 

 

MAESTRO DI MONTESERRAT

1870-1890

Montserrat, monastero di Santa Maria

 

Santa Monica

 

 

 

Questo bel mosaico che raffigura santa Monica si trova lungo il primo scalone che porta all'altare dove è riposta l'immagine della Madonna di Montserrat. Accanto alla figura di Monica sono state raffigurate molte altre sante, fra cui le prime martire per la fede cristiana in Africa.

Monica è raffigurata in preghiera con entrambe le mani e le braccia alzate in segno di devozione. Il suo viso, dall'aspetto molto giovanile, è radioso ed illuminato dalla luce dorata dell'aureola.

Il monastero di Santa Maria de Montserrat è un monastero benedettino posto ad una altezza di 720 m alla sommità della montagna di Montserrat. La chiesa di Montserrat presenta una struttura gotica che utilizza anche forme rinascimentali ed elementi della architettura tradizionale catalana. L'intero edificio venne gravemente danneggiato durante la guerra napoleonica (1808-1814) per cui la Basilica fu ricostruita completamente nel XIX secolo. Attualmente si presenta a una sola navata, attorno alla quale sono disposte diverse cappelle.

La navata è sostenuta da colonne con intagli in legno dello scultore Josep Llimona che raffigurano le sculture dei profeti Ezechiele, Geremia, Isaia e Daniele risalenti al 1896. Il crocifisso d'avorio dell'altare, proveniente dall'Italia, è stato attribuito da qualche critico d'arte al giovane Michelangelo, altri lo attribuiscono a Ghiberti. Sopra l'altare maggiore si trova la stanza dove è esposta la statua della Vergine Moreneta de Montserrat, a cui si accede dopo aver attraversato un portale in alabastro scolpito con scene della Bibbia.

Intorno alla chiesa sono appese molte candele decorate, conformemente allo stile catalano di produzione di gioielli risalente a dopo la Guerra Civile spagnola (1811-1812).

 

La madre di Agostino viene spesso raffigurata nell'iconografia agostiniana, da sola o assieme al figlio. Ella partecipa a scene fondamentali, come l'estasi di Ostia, la partenza da Cartagine o il soggiorno milanese e poi a Cassiciaco. La ritroviamo ancora assieme ai monaci ed ella stessa monaca o vestita da monaca mentre illustra la regola agostiniana nella versione femminile. Toccanti sono pure le scene che la vedono in azioni caritative. Con Agostino lasciò Milano diretta a Roma, e poi a Ostia, dove affittarono una casa, in attesa di una nave in partenza per l'Africa. Fu un periodo carico di dialoghi spirituali, che Agostino ci riporta nelle sue Confessioni. Lì si ammalò, forse di malaria, e in nove giorni morì, all'età di 56 anni. Drammatiche e toccanti sono le rappresentazioni della sua morte a Ostia. Di lei Agostino offre una biografia stupenda nella parte finale del libro IX delle Confessioni.

 

Finalmente guadagnò a te anche il marito, già quasi al limite estremo della vita temporale: e in lui che ormai era credente non rimpianse ciò che aveva tollerato nel miscredente. Era poi la serva dei tuoi servi. Chi di loro l'aveva conosciuta, in lei rendeva lode e onore e amore a te, sentendo nel suo cuore la tua presenza, testimoniata dai frutti di una vita consacrata a te. Era stata la moglie d'un solo uomo, aveva reso ai genitori il bene ricevuto, aveva retto con devozione la sua casa, a testimonio aveva le sue buone opere. Aveva allevato dei figli, partorendoli di nuovo ogni volta che li vedeva allontanarsi da te. Infine di tutti noi, Signore, che possiamo per tuo gratuito favore dirci servi tuoi, e ricevuta la grazia del tuo battesimo vivevamo già in una nostra comunità, al tempo in cui ancora lei non s'era addormentata in te, di tutti noi si prese cura quasi fossimo tutti figli suoi, e quasi fosse figlia di noi tutti ci servì.

AGOSTINO, Confessioni, 9, 22