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PITTORI: Navarrete Federico y Fos

La sepoltura del conte di Orgaz

La sepoltura del conte di Orgaz

 

 

NAVARRETE FEDERICO Y FOIS

1871

Madrid, Museo del Prado

 

La sepoltura del conte di Orgaz

 

 

 

La sepoltura del conte di Orgaz è il tema trattato da questa Acquaforte realizzata nel 1871 con puntasecca su pergamena, delle dimensioni 315 x 452 mm.

Questa stampa riproduce una copia del dipinto di El Greco attribuita a suo figlio, che è conservata dal 1901 presso il Museo del Prado. L'opera è accompagnata dal testo esplicativo firmato da Nicolas Cat Lema. fQuesta stampa fa parte di una raccolta che riproduce dipinti selezionati della collezione della Real Academia de Bellas Artes di San Fernando principalmente dalla scuola barocca spagnola e da Francisco de Goya. La pubblicazione delle stampe è stata effettuata a rate tra il 1870 e il 1885, in 10 quaderni di 5 stampe ciascuno, con testo esplicativo scritto da diversi membri dell'Accademia come Valentin Carderera, Pedro de Madrazo e Jose Amador de los Rios.

Con questa serie, l'Accademia di San Fernando ha cercato di far conoscere le sue collezioni. L'incisione è dunque una riproduzione del massimo capolavoro del pittore El Greco, la sepoltura del Conte di Orgaz. Si tratta di uno dei più impressionanti dipinti del tardo Cinquecento: rivestito dalla luce dell'armatura, il conte viene deposto nella parte bassa del quadro, in un severo corteo funebre al quale partecipano alcuni santi. Nella mistica parte alta, il conte, si presenta al cielo, al coperto del luminoso Cristo giudice.

Don Gonzalo Ruiz da Toledo conte di Orgaz morì nel 1332, e El Greco qui rappresenta la leggenda secondo la quale al momento della sepoltura del conte apparvero Sant'Agostino e Santo Stefano a deporne il corpo nel sepolcro.

In un perfetto equilibrio tra cielo e terra, vengono raffigurati, in forma molto allegorica, i funerali del Conte di Orgaz, un dignitario di Toledo molto devoto, tanto che a seppellirlo non sono due preti qualunque, bensì Santo Stefano e Sant'Agostino, mentre il vescovo all'estrema destra sfoglia il Libro dei Morti per impartirgli l'estrema unzione, ed il diacono ha lo sguardo rivolto al cielo.

Sullo sfondo assistono alla scena una folla di personaggi quasi tutti anch'essi cavalieri (la croce rossa che portano sul petto è quella dell'Ordine di Calatrava, riservata alla nobiltà più vicina al re e della quale era fregiato lo stesso Orgaz), o frati. Il personaggio al centro che ha la testa rivolta al cielo sarebbe lo stesso El Greco, mentre il ragazzino a sinistra vestito di nero ed indicante la scena sarebbe suo figlio (un cartiglio che gli sporge dalla tasca ne reca la data di nascita). Un angelo al centro della tela, invece, trasporta l'anima del Conte al cielo, che è inter

 

 

 

Navarrete Federico y Fos

Nato a Valencia, fu un notevole incisore del XIX secolo, figlio Pedro Navarrete e fratello del pittore Ricardo María Navarrete e Fos. Ha studiato con Teodoro Blasco Soler e poi ha continuato la sua formazione presso la Scuola di Pittura, Scultura e Incisione di Madrid, dove è stato uno dei più importanti allievi di Domingo Martínez. Ha ottenuto una menzione d'onore al Salone nazionale di Belle Arti nel 1862, un premio che ha vinto di nuovo nel 1864 e nel 1867. Alla mostra nazionale del 1878 ha ottenuto la medaglia di terza classe e di seconda classe nel 1884. Divenne docente presso la Scuola di Belle Arti di Barcellona nel 1865, collaborando alla pubblicazione dei "Monumenti architettonici della Spagna" (1859-1905). Morì nel 1870.