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PITTORI: Maestro di Ortiporio

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO DI ORTIPORIO

1800-1850

Ortiporio, chiesa di sant'Agostino

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

La statua raffigura sant'Agostino, come è indicato nel basamento della statua, dove leggiamo St. AUGUSTIN. L'opera ci presenta il santo nelle sue tradizionali vesti episcopali, secondo una consolidata consuetudine iconografica. In testa porta una elegante mitra coni bordi dorati. In mano Agostino regge con la sinistra un lungo bastone pastorale, mentre con la destra appoggia al petto un volume chiuso, su cui si legge De Deo Uno et Trino. Il volume ricorda in particolare l'opera celeberrima di Agostino che tratta della Trinità, dal titolo De Trinitate.

Il santo indossa un accurato e garbato piviale dai colori tenui e gradevoli. Agostino ha un volto ancora giovanile con una folta barba riccioluta che gli copre il mento e le guance. Lo sguardo è intenso e mira gli occhi del fedele che lo osserva.

 

La chiesa parrocchiale di Sant'Agostino, in lingua locale San Austinu, si trova a circa 600 metri dall'ingresso del paese lungo la strada. Questo notevole chiesa degli inizi del XVII secolo ha un aspetto barocco e conserva la originale facciata occidentale. E' composta da due piani sormontati da un frontone con la facciata che presenta un piano verticale leggermente concavo. Questa struttura deriva dall'influenza genovese che ha portato nell'isola corsa il "rococò italiano". La porta della facciata occidentale è incorniciata da due coppie di colonne cilindriche gemelle sostenute da due pergamene incastonate nel muro. Il tutto è sormontato da una voluta barocca con un interno vuoto di qualsiasi ornamento. La finestra ovale al secondo livello è in linea con il resto della facciata. Nel 2004 è stata fondata l'Associazione sant'Agostino la salvaguardia dell'edificio. Intorno alla chiesa si trova il cimitero. Nella chiesa è conservata un'opera di grande importanza artistica che raffigura l'incontro fra Cristo e la Veronica, dipinta fra il XVII e il XVIII secolo, che probabilmente proviene dalla collezione del cardinale Joseph Fesch.