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PITTORI: Maestro ravennate

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO RAVENNATE

1800-1850

Ravenna, Basilica di Santa Maria in Porto

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

La figura di Agostino compare nella complessa cornice di un ovale di una vetrata dell'abside. Il santo indossa i paramenti episcopali, con in testa la mitra avvolta dal nimbo dei santi.

Sotto il piviale si nota la tunica nera dei monaci agostiniani, mentre nella mano destra regge un grosso libro verde. Nella mano sinistra invece tiene un piccolo cuore rosso fiammante.

Il suo volto esprime una armoniosa pacatezza con l'intenso sguardo degli occhi rivolto verso i fedeli. Una folta barba grigiastra riccioluta incornicia il suo volto di persona matura negli anni.

 

Fu verso la prima metà del Quattrocento che i Canonici Regolari di Santa Maria in Porto decisero di costruire un loro monastero adiacente alla chiesa di Santa Maria a Porto Fuori, in un luogo poco lontano dal centro della città. I veneziani tuttavia ottennero che il monastero venisse costruito entro le mura della città.

La costruzione del monastero venne avviata nel 1496 e si concluse nel 1508. I Canonici vi si insediarono già dal 1503, mentre la consacrazione ebbe luogo nel 1606, da parte dell'arcivescovo di Ravenna insieme al cardinale camerlengo Pietro Aldobrandini. La chiesa, realizzata tra il 1553 e il 1606, fu progettata da Bernardino Tavella, utilizzando in gran parte materiale proveniente dalla chiesa di san Lorenzo in Cesarea. Nel 1710 fu realizzato il nuovo altare maggiore. Fu completata nel 1780-1784 da Camillo Morigia con la facciata in pietra d'Istria, di gusto palladiano, a due ordini spartiti di colonne.

 

Nel 1797 la chiesa fu occupata dai francesi, che spogliarono il santuario dei suoi beni ed espulsero i monaci. Fu in questa occasione che venne espropriato il dipinto, detto anche Pala Portuense raffigurante la Vergine in trono con il Bambino, i Santi Anna, Elisabetta, Agostino e il beato Pietro degli Onesti del pittore Ercole de Roberti, che oggi è conservato alla Pinacoteca di Brera.