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PITTORI: Redfern James

Sant'Agostino vescovo e cardioforo

Sant'Agostino vescovo e cardioforo

 

 

REDFERN JAMES

1867-1869

Salisbury, Cattedrale della beata Vergine Maria

 

Sant'Agostino vescovo e cardioforo

 

 

 

Questa statua si trova sulla facciata ovest della cattedrale di Salisbury ed è opera delle officine del celebre scultore James Redfern, che la portò a termine tra il 1867 e il 1869. Agostino indossa

l'abito episcopale, con in testa una mitra: regge il un bastone pastorale impugnato con la mano sinistra, mentre con la destra regge un cuore fiammante.

Agostino viene frequentemente raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.

Il primo a parlare di Agostino come Dottore della Chiesa fu Beda il Venerabile che lo elencò assieme ai santi Gerolamo, Ambrogio e Gregorio papa in un suo scritto dell'VIII secolo. Questo elenco fu approvato il 24 settembre 1294 con lettera di conferma liturgica di papa Bonifacio VIII stilata ad Anagni.

Nel libro nono delle Confessioni Agostino si esprime con queste parole: sagittaveras tu cor meum charitate tua, hai ferito il mio cuore - ricorda Agostino - con il tuo amore. Esse esprimono in forma poetica il grande amore che Agostino aveva per Dio. Un amore così grande da essere rappresentato simbolicamente con un cuore fiammante trafitto da una freccia. Questo tipo di rappresentazione godrà di grandissima fortuna iconografica dal 1600 in poi, tanto da essere un punto fermo nel logo che lo stesso Ordine Agostiniano adotterà per il suo Stemma Ufficiale. Il cuore è l'elemento caratteristico di questo tema iconografico: Agostino lo tiene in mano, talvolta è attraversato da una freccia, o anche viene offerto al Signore.

 

La Cattedrale di Salisbury dedicata alla Beata Vergine Maria, è la chiesa principale della diocesi anglicana di Salisbury, nel Wiltshire. E' considerata uno dei maggiori esempi del primo gotico inglese. Venne costruita in soli 38 anni, dal 1220 al 1258, per sostituire la cattedrale di Old Sarum, edificata da sant'Osmundo per ordine di Guglielmo il Conquistatore nel 1092. La cattedrale ha una guglia molto alta (123 metri) e il più grande chiostro d'Inghilterra. Al suo interno sono conservati il più antico orologio del mondo, che risalente al 1386, e una delle quattro copie originali superstiti della Magna Carta.

 

James Frank Redfern

Nasce a Hartington nel Derbyshire nel 1838 ed è noto soprattutto per le sue sculture realizzate per le chiese gotiche inglesi, tra cui la Cattedrale di Salisbury e di Gloucester. Da ragazzo Redfern apprese l'arte dell'intaglio e della realizzazione di xilografie di carte illustrate. Le sue prime opere furono notate da Alexander Beresford-Hope, che lo mandò a Parigi per studiare per sei mesi.

Redfern realizzò quattro sculture dei quattro santi padri della Chiesa latina, sant'Agostino, sant'Ambrogio, san Gregorio e san Girolamo: originariamente furono realizzate per il portico settentrionale della cattedrale di Bristol, ma vennero reputati troppo "papista" e non furono mai posizionate sul portico della chiesa. Vennero però salvate da George Edmund Via che le utilizzò per il suo progetto della chiesa di S. Andrea a Heslerton nel North Yorkshire. Tra le sue opere più significative vanno ricordate senz'altro le 60 statue realizzate per la facciata ovest della cattedrale di Salisbury, le statue degli Apostoli a Ely , gruppi di figure sulla pala d'altare e le statue di santi nel portico sud a Cattedrale di Gloucester.

Redfern morì a Hampstead nel 1876 non ancora quarantenne, nel bel mezzo di una promettente carriera.