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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Ottocento: Carlo RevelPITTORI: Carlo Revel
Agostino allo scrittoio
REVEL CARLO
1860-1880
Forges-les-Bains, chiesa Notre-Dame de l'Assomption
Agostino allo scrittoio
Questa composizione a olio su tela presenta dimensioni considerevoli: è alto 380 cm e largo 220. Sant'Agostino viene raffigurato in abiti episcopali è seduto su una cattedra da vescovo, con lo sguardo sinistro verso l'alto. Con la mano destra regge una penna d'oca mentre tiene la mano sinistra aperta con il braccio alzato verso l'alto. Il dipinto è firmato dall'autore Charles Revel (1830-1888).
La scena si svolge all'interno di una sala molto ampia con due grandi aperture arcuate che lasciano intravedere il cielo assicurando una discreta luminosità alla figura di Agostino, dipinto in primo piano.
Una prima chiesa, probabilmente in legno, a Forges-les-Bains si ritrova già nel secolo XI. Dopo la peste nera e la guerra dei cent'anni la chiesa fu in gran parte ricostruita nel XIV secolo. Al suo interno si trova una statua del XIV secolo raffigurante la Vergine col Bambino classificata monumento storico sin dal 1903.
Carlo Revel
Charles Revel, di padre belga, è nato a Lione nel 1829. Iniziò tardi la carriera artistica e prima di entrare alla Scuola Nazionale di Belle Arti di Lione, Revel lavorava come tessitore nella stessa città. Dopo essersi sposato, nel 1859 fu ammesso al corso tenuto dal celebre pittore e litografo Claude Bonnefond per lo studio della figura umana. La precisione apportata da Charles Revel all'anatomia delle figure deriva da questi anni di apprendistato presso il celebre maestro della Scuola di Lione.
L'artista espose per la prima volta al Salon del 1858-1859 e nel 1860 vinse "la prima menzione" in un concorso all'Ecole Impériale des Beaux-Arts di Lione, grazie alla composizione di un gruppo di due figure, basato su un modello dal vivo, che rappresentava la Morte di Abele. In questi anni visse e lavorò a Lione, dove continuò a esporre le sue opere per tre anni consecutivi dal 1860 al 1862. Per la sua ultima partecipazione a Lione nel 1879, inviò al salone due dipinti dalla sua residenza parigina, dove si era trasferito per sfondare sulla scena artistica. Si stabilì definitivamente nella capitale dopo la morte della prima moglie Thérèse Philippine Roux.
Revel fu uno degli espositori del famoso Salon des Refusés del 1863. I suoi dipinti, i suoi ritratti dipinti e disegnati furono appesi alle pareti del Salon des Beaux-Arts di Parigi per quasi vent'anni, dal 1864 al 1878. Presentò anche riquadri di vetrate per la chiesa di Toul nel 1866 e per la chiesa Notre-Dame de France a Londra nel 1868. Fra le sue attività ricordiamo anche quelle di cartoniere e di pittore del vetro e la sua collaborazione con la fabbrica di vetrate dipinte Bazin-Latteux (il secondo laboratorio più grande in Francia specializzato in vetrate religiose) a Le Mesnil Saint Firmin nell'Oise. Charles Revel ha sviluppato un gusto unico per le scene violente. Conosciamo di lui la descrizione della morte dell'Avaro sui suoi inutili tesori, presentata al Salon des Beaux-Arts di Parigi nel 1875. I lineamenti emaciati dell'uomo soffocante ricordano il grido di paura della Francia che fa morire i suoi cittadini. Il nostro pittore si presenta come maestro assoluto della sorgente profonda dell'angoscia.