Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Ottocento: Maestro di Rouen

PITTORI: Maestro di Rouen

La scena del Tolle lege

La scena del Tolle lege

 

 

MAESTRO DI ROUEN

1800-1850

Rouen, Museo della Senna Marittima

 

Tolle lege nel giardino di Milano

 

 

 

Di autore anonimo questo cartone dal titolo Sant'Agostino, raffigura un celebre episodio narrato dal santo nelle Confessioni. Il soggetto si riferisce alla scena della conversione di Agostino nel giardino della sua casa a Milano, quando una voce lontana che recitava tolle lege lo indusse a prendere fra le mani la Bibbia e a leggere una lettera di san Paolo, che risolse tutti i dubbi che lo attanagliavano.

La scena presenta tre protagonisti: sulla sinistra Agostino giovane che sta leggendo, in alto un angelo che porta la scritta Tolle lege e Alipio che sta osservando quanto sta succedendo all'amico.

L'anonimo autore di scuola francese ha realizzato il disegno nel primo ottocento a Rouen utilizzando la tecnica del carboncino su cartone assieme alla matita. Il disegno misura cm 63,5 in altezza e 51 in larghezza.

Il disegno, che apparteneva a Foucart Jacques e Bruno, è pervenuto al Museo nel 1977.

 

Così parlavo e piangevo nell'amarezza sconfinata del mio cuore affranto. A un tratto dalla casa vicina mi giunge una voce, come di fanciullo o fanciulla, non so, che diceva cantando e ripetendo più volte: «Prendi e leggi, prendi e leggi». Mutai d'aspetto all'istante e cominciai a riflettere con la massima cura se fosse una cantilena usata in qualche gioco di ragazzi, ma non ricordavo affatto di averla udita da nessuna parte ... Tornai al luogo dove stava seduto Alipio e dove avevo lasciato il libro dell'Apostolo all'atto di alzarmi.

Lo afferrai, lo aprii e lessi tacito il primo versetto su cui mi caddero gli occhi. Diceva: « Non nelle crapule e nelle ebbrezze, non negli amplessi e nelle impudicizie, non nelle contese e nelle invidie, ma rivestitevi del Signore Gesù Cristo e non assecondate la carne nelle sue concupiscenze ... » Non volli leggere oltre né mi occorreva. Appena terminata infatti la lettura di questa frase, una luce, quasi, di certezza penetrò nel mio cuore e tutte le tenebre del dubbio si dissiparono.

AGOSTINO, Confessioni 8, 12, 29