Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Ottocento: Maestro olandese

PITTORI: Maestro olandese

Sant'Agostino cardioforo

Sant'Agostino vescovo e cardioforo

 

 

MAESTRO OLANDESE

1845

Utrecht, Museum Catharijneconvent

 

Sant'Agostino cardioforo

 

 

 

L'autore e l'incisore di questa stampa ottocentesca sono sconosciuti. Come è ben indicato dalla didascalia ai piedi della raffigurazione, il santo rappresentato è Agostino. La stampa probabilmente appartiene al genere devozionale tipico delle preghiere, in modo particolare alle preghiere per i defunti. La figura di Agostino si trova al centro di una cornice che ricorda i defunti per la presenza di due angeli ai lati destro e sinistro.

La struttura della cornice cerca di riprodurre una tomba in stile neogotico secondo il gusto dell'epoca.

L'immagine di Agostino riprende un tema iconografico che ha avuto una buona diffusione non da ultimo proprio nel periodo relativo a questa stampa. Il santo indossa gli abiti episcopali, ma non porta la mitra in testa: è stempiato, quasi calvo, ma con una folta barba riccioluta che gli scende dal mento fin sul petto. lo sguardo è rivolto verso l'alto esprimendo una grande dolcezza interiore. Il volto è raggiante e dietro il capo una serie di raggi luminosi squarcia le nuvole e illumina il santo.

Nella mano sinistra divaricata regge un cuore fiammante, dove la fiamma ha dimensioni maggiore del cuore stesso.

Nel libro nono delle Confessioni Agostino si esprime con queste parole: sagittaveras tu cor meum charitate tua, hai ferito il mio cuore - ricorda Agostino - con il tuo amore. Esse esprimono in forma poetica il grande amore che Agostino aveva per Dio. Un amore così grande da essere rappresentato simbolicamente con un cuore fiammante trafitto da una freccia. Questo tipo di rappresentazione godrà di grandissima fortuna iconografica dal 1600 in poi, tanto da essere un punto fermo nel logo che lo stesso Ordine Agostiniano adotterà per il suo Stemma Ufficiale. Il cuore è l'elemento caratteristico di questo tema iconografico: Agostino lo tiene in mano, talvolta è attraversato da una freccia, o anche viene offerto al Signore.

 

Tu stesso ci avevi folgorati con le frecce del tuo amore, e portavamo conficcati nel ventre gli arpioni delle tue parole e gli esempi dei tuoi servi, che da oscuri avevi reso splendidi e da morti, viventi. Bruciavano ammassati nel fondo della mente divorando la sua pesantezza e il torpore, per impedirci di scendere in basso, ed era un tale incendio che tutto il fiato soffiatoci contro dalle subdole lingue l'avrebbe ravvivato, non estinto. Tuttavia nel tuo nome, che hai reso sacro per tutta la terra, il nostro proponimento avrebbe certamente incontrato il plauso di alcuni, e quindi poteva sembrare ostentazione non aspettare quel poco che mancava alle vacanze, e congedarsi prima da un pubblico ufficio che era sotto gli occhi di tutti in modo da attirare sulle mie azioni l'attenzione universale. Così, se avessi dato l'impressione di non voler neppure attendere il termine tanto prossimo dei corsi, avrebbero molto chiacchierato, e sarebbe parso che volessi farmi notare. E a che pro favorire congetture e discussioni sui miei intenti e oltraggi al nostro bene?

AGOSTINO, Confessioni 9, 2, 3