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PITTORI: Severani I.

Agostino difensore della Chiesa, stampa di I. Severani

Agostino difensore della Chiesa

 

 

SEVERANI I.

1804

Roma, Missale Romanum

 

Agostino difensore della Chiesa

 

 

 

Il soggetto di Severani è stata oggetto di una incisione ad opera di H. Vincentin apparsa nel Missale Romanum edito a Roma nel 1804. Agostino è seduto ad un tavolo tutto intento a scrivere: in alto dalla colomba dello Spirito Santo si sprigiona una intensa luce che colpisce Agostino. L'ispirazione divina si trasmette alla penna che fiammeggia ed emette delle saette che colpiscono dei malcapitati, eretici e demoniaci. Agostino indossa la tunica dei monaci agostiniani, ma al suo fianco un angioletto gli regge il bastone pastorale.

Sulla sinistra simbolicamente la Madonna a cavalcioni del mondo tiene ben salda in mano la Chiesa, grazie anche alla potenza degli scritti di Agostino, capace di confondere gli avversari della Cattolicità.

 

416 Agostino tratta la questione pelagiana

La fine della controversia donatista coincise pressappoco con l'inizio di una nuova disputa teologica che impegnò Agostino fino alla sua morte. L'Africa, dove Pelagio ed il suo discepolo Celestio si erano rifugiati dopo il sacco di Roma da parte di Alarico, era diventata il principale centro di diffusione del movimento pelagiano. Già nel 412 un concilio tenuto a Cartagine aveva condannato i Pelagiani per le loro opinioni sulla dottrina del peccato originale, ma, grazie all'attivismo di Agostino, la condanna dei Pelagiani, che avevano avuto il sopravvento in un sinodo tenuto a Diospolis in Palestina, fu reiterata dai successivi concili tenuti a Cartagine e a Milevi. Un secondo periodo di attivismo pelagiano si sviluppò a Roma; papa Zosimo, dopo essere stato convinto da Agostino, nel 418 pronunciò una solenne condanna contro i Pelagiani.

 

Questi errori ... cercavamo di confutarli ... allo scopo che anche Pelagio, venendone a conoscenza, li correggesse senza essere attaccato personalmente: in tal modo sarebbe stata eliminata la sua funesta dottrina e gli sarebbe stata risparmiata la confusione ... Furono pertanto inviati alla Sede Apostolica dai due Concili di Cartagine e di Milevi rapporti concernenti tale questione prima che arrivassero in mano nostra o nell'Africa i verbali del processo ecclesiastico in cui si afferma che Pelagio si sia giustificato davanti ai vescovi della Palestina.

AGOSTINO, Lettera 186, 2 a Paolino