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Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
MAESTRO CORSO
1800-1850
Silvareccio, chiesa di san Sebastiano
Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
Sul moderno altare della chiesa si legge "Tolle et lege" cioé prendi e leggi, la frase che scatenò la conversione di Agostino. La chiesa parrocchiale di Silvareccio, pur essendo dedicata a san Sebastiano, onora la figura di sant'Agostino, il cui culto risale al Medioevo.
Ai lati dell'altare maggiore si trovano due dipinti che raffigurano Agostino e Sebastiano. Sono opera di Giacomo Grandi, pittore di origine milanese stabilitosi in Corsica e attivo dal 1746 al 1772 e di cui sono note numerose opere in tutta la Corsica.
La statua del santo qui riprodotta è opera probabilmente di maestranze locali, che hanno immaginato il santo nella sue abituali vesti iconografiche che privilegiano la sua attività di vescovo e Dottore della Chiesa.
Il santo indossa un rosso piviale, mentre regge con la mano sinistra inguantata un libro chiuso. In testa porta una graziosa mitra, mentre il volto, dall'aspetto giovanile, rivela una foltissima barba ricciolutra che gli cade fin sul petto. Il santo alza la mano destra in segno benedicente.
La chiesa parrocchiale di san Sebastiano si trova nel centro del paese e la sua costruzione e risale al Settecento. Ha un aspetto barocco e la facciata è decorata di bianco e stucchi su uno sfondo giallo pallido. Le facciate laterali e posteriori sono in pietra a vista. Al suo interno sono conservate numerose opere d'arte a soggetto religioso. La chiesa è di medie dimensioni e presenta una bellissima serie di altari. Su quello maggiore è raffigurato san Sebastiano con il suo dipinto principale sopra riportato con la "Vergine che allatta tra Sant'Agostino, san Sebastiano e san Giovanni Battista". Due quadri sono posti sopra le porte che conducono alla sagrestia e raffigurano San Sebastiano a destra e sant'Agostino a sinistra. Un architrave riporta una iscrizione e una data: "O MARTYR CHRISTI DEPRECARE (Ti preghiamo, Cristo martire) 27.4.1770" e "FXPECTETUR SICUT PLUVIA ELOQUIUM MEUM (aspettando come la pioggia il lamento delle mie parole) 19.9.1770 ". Ci sono nella navata anche altre cinque cappelle laterali secondarie ciascuna con un proprio altare e una propria pala. Il primo è dedicato alle anime del purgatorio e conserva un imponente dipinto con soggetto "Intercessione della Vergine in favore delle anime nel purgatorio." L'altare di Santa Lucia è decorato con una pala che raffigura la Santa. Un terzo altare è quello della Confraternita del Rosario sormontato da una pala dal titolo "Donazione del Rosario" L'altare di sant'Antonio da Padova presenta una tela intitolata "Madonna col Bambino circondata dai santi Pietro, Paolo, Antonio da Padova e l'arcangelo Michele." L'ultimo altare è dedicato a Cristo in croce ed è decorato con una pala che ha per soggetto "Cristo in croce tra sant'Agostino e Santa Lucia". Il bellissimo pulpito è completato da un lato con uno stendardo con stemma centrale che rappresenta la Vergine con il bambino. Dall'altro lato un Cristo sulla croce è interamente ricoperto da decorazioni in stucco policromo. Sulle decorazioni policrome si possono leggere le iniziali IHS, sormontate da una croce e presenta tre chiodi alla base, simbolo della Crocifissione. Su due scritte posizionate sulla scala che conduce al pulpito, si può leggere: "VELOX. AD AUDIENDUM" (Richiedi di ascoltare), "SOLI DEU HONOR ET GLORIA" (Solo Dio è onore e gloria) e infine la data di costruzione della chiesa: 1734. Una particolarità della chiesa di San Sebastiano a Silvareccio è la presenza di una grandissima Croce della Passione.
La presenza frequente di Agostino nei quadri locali si può spiegare probabilmente con l'esistenza nello stesso piccolo paese di una cappella dedicata proprio a sant'Agostino. Questo edificio è conosciuto come "Cappella di Sant'Agostino" e si trova nel Comune di Silvareccio nella Corsica settentrionale proprio all'ingresso del paese, su una collina. Il villaggio di Silvareccio, situato su una cresta aperta, si affaccia a sud. La vista panoramica su tutta la Castagniccia è molto apprezzata e spingendo la passeggiata verso il passo di San Agostino, a 700 m dal municipio, un'ampia vista si apre sul mare e sulle isole della Toscana. La chiesetta sorge in aperta campagna sullo scollinamento che porta lo stesso nome e offre una notevole vista panoramica sul mare, il villaggio e le montagne, con il Monte San Petrone ovest. Venne costruita probabilmente nel 1487, come indicherebbe una pietra. Subì una prima ristrutturazione nell'anno 1760 e una ricostruzione nel 1864. Questa data è riportata in una iscrizione in lingua latina che si trova su laterale. Il piccolo campanile costruito di fianco è opera che risale al 1760. L'interno si presenta ad una unica navata, ha la sobrietà dell'arte romanica con pianta allungata e abside piatta. Il coro è coperto da una falsa volta.