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PITTORI: Eredi Soliani

Madonna della Cintura con Agostino, Monica e santi

Madonna della Cintura con Agostino, Monica e santi

 

 

EREDI SOLIANI

1800-1825

Marsiglia, Museo delle civiltà dell'Europa e del Mediterraneo

 

Madonna della Cintura con Agostino, Monica e santi

 

 

 

Questa stampa riporta in pedice la scritta IL VERO RITRATTO DELLA MADONNA DELLA CENTURA MADRE DI CONSOLATIONE NEL CHIESA VECCHIA DI CASTIGLIONE GIURIS DITTIONE DI GL ILL SIGL PEPOLI. E' stata realizzata dall'editore modenese Soliani nei primi decenni dell'Ottocento. Realizzata con le tecniche filo di legno, su carta vergata la stampa misura 50 cm in altezza e 35 in larghezza. Nella stampa è stata raffigurata la Vergine con il Bambino assisa su una nuvola, circondata da cherubini che le porgono una corona sul capo. Sia la Vergine che il Bambino offrono una cintura, simbolo di fedeltà, alla coppia di santi che pregano ai loro piedi.

Come è ben espresso dalle iscrizioni, si possono riconoscere i santi a sinistra nelle figure di san Carlo Borromeo e di san Lorenzo Diacono. A destra invece sono raffigurati santa Monica, che tiene fra le mani due cinture e sant'Agostino. Monica indossa la tunica nera delle monache agostiniane, mentre il figlio Agostino appare nei suoi paramenti episcopali. Si può comunque notare la presenza del mantello nero dell'abito dei monaci che seguono la sua regola.

L'opera fu creata e pubblicata a Modena.

 

 

Tipografia Soliani

Il Seicento è il secolo d'oro della tipografia modenese. Il trasferimento della Corte estense da Ferrara a Modena, nel 1598, segnò per la città una rinascita politica, economica e culturale. In questo clima si sviluppa la tipografia dei Soliani.

Bartolomeo Soliani, che già nel 1623 esercitava l'attività di libraio a Modena, nel 1646 iniziò a stampare libri vendendoli nella bottega in Piazza Grande. Incominciò con libriccini di facile smercio, adatti alle limitate possibilità di lettura di buona parte dei concittadini.

Bartolomeo Soliani morì il 16 gennaio 1670 e gli successe nell'azienda il figlio Viviano che morì nel 1678. Continuò l'attività Soliani, potenziandola, Bartolomeo, nipote del fondatore. Egli pubblicò molte opere attinenti alla vita della Corte estense (nozze, feste, morti di principi, ecc.), spesso interessanti solo dal punto di vista tipografico e libri importanti come le opere del Muratori e del Torti. Il libro più significativo pubblicato da Bartolomeo fu La Secchia Rapita, poema eroicomico di Alessandro Tassoni. Bartolomeo Soliani morì il 21 febbraio 1752 all'età di 79 anni, lasciando le redini dell’azienda agli eredi.

Gli Eredi Soliani continuarono l'arte della stampa in Modena dal 1752 al 1863, con alterna fortuna. Essi poterono fregiarsi dei titoli di Stampatori Ducali ed infine Reali.

La tipografia Soliani è dunque rimasta attiva per oltre tre secoli. Le migliori opere edite a Modena si debbono a questa casa: la Soliani, pubblicò opere di Fulvio Testi, L. Vedriani, L. A. Muratori, Ramazzini, Becchini, Paradisi. Le stampe dei Soliani, che costituiscono nel loro insieme uno dei documenti più notevoli dell'incisione popolare italiana, sono riprodotte in "Xilografie del tipografo modenese Bartolomeo Soliani ed eredi dal 1646 al 1752" (1914).