Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Ottocento: Victor Martin Weckerlin

PITTORI: Victor Martin Weckerlin

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa con san Gerolamo

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa con san Gerolamo

 

 

WECKERLIN VICTOR MARTIN

1854-1857

Soultzmatt, chiesa di san Sebastiano

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa con san Gerolamo

 

 

 

La vetrata che riproduce sant'Agostino in compagnia di san Gerolamo si trova nella chiesa di san Sebastiano a Soultzmatt nella rione alsaziana dell'Haut-Rhin.

Agostino è raffigurato a figura intera nei suoi paramenti episcopali, con in testa una mitra bianca circondata dal nimbo dei santi. Il suo volto esprime una persona anziana, segnate dalle rughe del tempo e con una folta barba bianca. Con le due mani regge un grosso libro che tiene aperto per la lettura. Il suo bastone pastorale è appoggiato alla spalla sinistra. Ai suoi piedi si legge la scritta S. AUGUSTINUS.

 

La chiesa sorge sul luogo di un antico culto dedicato a San Gregorio, citato fin dall'VIII secolo. Ma nell'anno 1309 è già dedicata a San Sebastiáno, dopo gli atti di vandalismo perpetrati nel 1298 dalle bande del conte Thiébaut de Ferrette. Inizialmente era soggetto del collegio di Lautenbach, che ha il diritto alla decima.

Nel 1408 la navata laterale minacciava di cadere in rovina, per cui venne ricostruita in stile gotico, grazie alla generosità dei benefattori che hanno fatto scolpire gli stemmi sulle chiavi di volta ad est: il cavaliere William Kappler e sua moglie Adelaide Beger (1496). La navata sinistra è stata ricostruita nel 1741 e il coro è stato rinnovato nel 1759 da Ignace Ritter, architetto di Notre Dame Guebwiller.

I vari lavori eseguiti nei secoli hanno originato una curiosa coesistenza di tre stili che si fondono in perfetta armonia: la navata destra è gotica, la sinistra è romanica e il coro risale al periodo barocco.

Nel 1895, la vecchia facciata fu demolita e la navata ingrandita da due campate.

La rifacitura del pavimento all'interno delle navate ha permesso di scoprire tredici tavole funebri di nobili, che furono i donatori e finanziatori del santuario nel Seicento e nel Settecento. Si tratta delle famiglie Breitenlandenberg e Allied Schonau e famiglie alleate e vivevano nei castelli di Wagenburg, Zillhausen e Jestetten.

  

Le vetrate sono opera di Victor Martin Weckerlin, maestro vetraio vissuto nel periodo 1825-1909. Furono realizzate senza dubbio entro il 1854, data di costruzione della chiesa conventuale e il 1857, data della sua consacrazione, avvenimenti che si produssero probabilmente a Guebwiller.

Dello stesso autore, all'interno della chiesa di S. Stefano a Osenbach, si può ammirare una vetrata che raffigura il martirio di santo Stefano, il santo patrono della parrocchia, diacono lapidato nel primo secolo. La vetrata fu finanziata da un parrocchiano e realizzata nel 1880 dal maestro vetraio Victor-Martin Weckerlin (1825-1909).