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PITTORI: Maestro di Brno

Agostino vescovo e cardioforo

Agostino vescovo e cardioforo

 

 

MAESTRO DI BRNO

1800-1850

Brno, monastero agostiniano di Starobrněnský

 

Agostino vescovo e cardioforo

 

 

 

Il monastero di Starobrněnský sorge a Brno, in piazza Mendel, nel quartiere vecchio di Brno. Fu fondato nel 1323 come monastero cistercense dalla nobildonna Eliška Rejčka, che vi ha trovato la sepoltura.

Al monastero appartiene la chiesa gotica dell'Assunta, costruita in mattoni a vista stile Slesia. Consacrata nel 1333, sotto il pavimento della navata nella zona indicata da una corona e la lettera E si trova la tomba della fondatrice. La chiesa fu costruita vicino alla più antica chiesa dell'Assunzione della Vergine che dal X secolo, sorgeva al posto della piazza.

L'Ordine degli Agostiniani si stabilì a Brno nel 1344 con il sostegno del margravio moravo Jan Jindřich e fondarono il loro monastero nel 1350 assieme alla Cattedrale di San Tommaso. La chiesa dell'Assunta fu concepita come luogo di sepoltura dei margravi moravi. L'imperatore Carlo IV consegnò a suo fratello Giuovanni Enrico un'immagine della Madonna Nera di origine bizantina-italiana, che è ancora oggi conservata sull'altare maggiore. Il monastero fu costruito fuori dalla città vicino alle mura medievali, ma la costruzione di nuove fortificazioni lo fece entrare nel perimetro cittadino. L'importanza di questo monastero in Moravia e all'interno dell'Ordine è testimoniato dalla dispensa papale che nel Settecento concesse il diritto al priore di fregiarsi del titolo di abate, che normalmente gli agostiniani non usano.

Con le riforme dell'imperatore Giuseppe II nel 1783 fu ordinato agli Agostiniani di lasciare il monastero, che fu poi utilizzato per gli uffici politici della Moravia. Gli Agostiniani vennero trasferiti nel monastero cistercense con annessa la Chiesa dell'Assunzione della Vergine Maria nell'antica Brno. Papa Giovanni Paolo II ha assegnato il titolo di Basilica Minore alla Chiesa dell'Assunzione della Vergine Maria. Il monastero ospita oggi il Museo Mendel con una mostra del fondatore della genetica, Gregor Johan Mendel, che fu abate del monastero nel 1868-1884.

Fra le raffigurazioni artistiche presenti, è interessante questa statua che raffigura sant'Agostino vescovo con in mano un cuore fiammante. Il santo, dal viso emaciato e vegliardo, sorregge con la mano sinistra un grande libro aperto. indossa i paramenti episcopali e in testa porta una lunga e appuntita mitra.

Nel libro nono delle Confessioni Agostino si esprime con queste parole: sagittaveras tu cor meum charitate tua, hai ferito il mio cuore - ricorda Agostino - con il tuo amore. Esse esprimono in forma poetica il grande amore che Agostino aveva per Dio. Un amore così grande da essere rappresentato simbolicamente con un cuore fiammante trafitto da una freccia. Questo tipo di rappresentazione godrà di grandissima fortuna iconografica dal 1600 in poi, tanto da essere un punto fermo nel logo che lo stesso Ordine Agostiniano adotterà per il suo Stemma Ufficiale. Il cuore è l'elemento caratteristico di questo tema iconografico: Agostino lo tiene in mano, talvolta è attraversato da una freccia, o anche viene offerto al Signore.