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PITTORI: Maestro francese

Agostino cardioforo nel suo studio

Agostino cardioforo nel suo studio

 

 

MAESTRO FRANCESE

1800-1850

Varsavia, Pragaleria

 

Agostino cardioforo nel suo studio

 

 

 

L'opera, di autore sconosciuto, è stata esposta a Pragaleria, una galleria d'arte contemporanea fondata nel 2015 nel quartiere Praga di Varsavia. Dipinto a olio su tela il quadro ha le dimensioni di 70x59cm. L'autore è probabilmente un pittore francese, come lasciano presagire le scritte sulle pagine dei libri aperti sia sul tavolo di lavoro che per terra.

Su uno si legge Règle con riferimento alla regola agostiniana, mentre sull'altro sta scritto DE LA CITE' DE DIEU. Agostino non indossa la consueta tunica nera dei monaci agostiniani ma piuttosto l'abito dei Canonici Regolari Lateranensi, che pure seguono la regola agostiniana.

Agostino è seduto davanti allo scrittoio intento a scrivere sulle pagine di un libro aperto con una penna d'oca. La sua testa tuttavia è girata verso l'osservatore, che guarda dritto negli occhi. Il suo volto ha un aspetto ovoidale e allungato, con una foltissima barba scura che gli scende dal mento fin sul petto.

La testa, con una capigliatura ben curata, è avvolta dal un nimbo giallo, proprio dei santi. Al collo una catenella propone sul petto una croce. Il santo con la mano sinistra regge in alto un cuore fiammante, tipico simbolo che rappresenta il suo amore per la divinità.

Sul tavolo di lavoro, dietro i libri aperti e sovrapposti, è deposta la mitra, mentre l'altro simbolo della sua dignità episcopale, un lungo ed esile bastone pastorale, è sostenuto da un giovane angelo in piedi dietro la figura di Agostino.

In alto a sinistra una coppia di angioletti alati volteggia fra le nuvole in uno squarcio di luce che si irradia sulla scena. L'anonimo pittore ha ambientato la rappresentazione nello studiolo di Agostino, che presenta una notevole apertura a finestra da cui si intravede molto bene un poderoso edificio dalle architetture rinascimentali.

La struttura della composizione lascia presagire che Agostino sia stato invocato per concedere la sua benevolenza all'abbazia o complesso monastico che ha commissionato l'opera.