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PITTORI: Maestro di san Vito

Agostino vescovo e cardioforo

Agostino vescovo e cardioforo

 

 

MAESTRO DI SAN VITO

1880

Veitsaurach, chiesa di san Vito

 

Agostino vescovo e cardioforo

 

 

 

Questo dipinto che ritrae sant'Agostino si trova sul soffitto della chiesa di San Vito a Veitsaurach. Il santo è in posizione seduta con il capo leggermente reclinato verso destra mentre tiene con la mano sinistra il bastone pastorale. Nella mano sinistra invece regge un cuore fiammante. Lo sfondo nebuloso esalta la figura di Agostino nei suoi paramenti episcopali. Il volto del santo ha un aspetto ancora giovanile con una folta barba e lunghi capelli che fuoriescono dalla mitra che porta in testa. Il suo aspetto, ancorché ieratico, riesce a evocare un forte impatto visivo.

 

La chiesa di san Vito, nella diocesi di Eichstätt, venne consacrata nell'anno 1187. Questo episodio è anche la più antica documentazione che possediamo relativamente alle sue origini. San Vito è un'antica chiesa fortificata nel mezzo di un cimitero su una collina a nord-ovest del villaggio. Si dice che sia stata da principio una chiesa di pellegrinaggio. E' noto inoltre che il suo patrocinio era originariamente di pertinenza del Burgravio di Norimberga. Nel 1294 la chiesa perse la sua personalità giuridica e venne aggregata al monastero di San Nicola. La situazione cambiò quando la Riforma fu introdotta a Bertholdsdorf nel 1589. Sebbene la maggior parte della popolazione fosse protestante, i cattolici furono presenti fino al 1766.

Nel 1620 la chiesa fu incendiata da un fulmine e restò in piedi solo la torre tardo-gotica del 1512 e la sagrestia. Nel 1622 la chiesa fu riconsacrata, nel 1626 fu aggiunto un altare. Nel 1632 la chiesa fu distrutta dagli svedesi nel corso della Guerra dei Trent'anni. Finita la guerra, la chiesa venne restaurata. La fortificazione del cimitero e una torre di difesa furono in gran parte rimosse durante l'ampliamento del cimitero nel 1879. Dal 1880 al 1899, la chiesa fu ricostruita a nuovo con l'ampliamento della navata e la ristrutturazione degli interni, ridisegnati in stile neogotico.

La navata unica presenta dipinti a soffitto con nel mezzo un grande dipinto di San Veit circondato da sei dipinti più piccoli di altri santi.