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Annunciazione con Domenico, Girolamo, Agostino e le sante Agnese, Eulalia e Caterina
MAESTRO DELL'ANNUNCIAZIONE
1400-1450
Berlino, Staatliche Museen Gemäldegalerie
Annunciazione con i santi Domenico, Girolamo, Agostino e le sante Agnese, Eulalia e Caterina
Questa pala d'altare realizzata su legno di pioppo delle dimensioni di 53 x 38 cm raffigura una Annunciazione al piano superiore con un domenicano in ginocchio in preghiera nella scena della comparsa dell'angelo alla Vergine Maria. Nella fascia inferiore troviamo due gruppi di santi, A sinistra i santi Domenico, Girolamo, Agostino mentre a destra si trovano le tre sante Agnese, Eulalia e Caterina.
Agostino indossa il piviale episcopale aperto sul davanti, che lascia intravedere una tunica bianca. Nella mano sinistra tiene un sottile bastone pastorale, mentre con la mano destra regge un libro chiuso. In testa non parte la mitra, ma un'aureola che gli avvolge completamente il capo.
Il volto del santo è scarno, semi stempiato, con una modesta barba bianca e piccoli baffi anch'essi bianchi. I
L'espressione del viso è intensa e volge lo sguardo agli altri due santi Gerolamo e Domenico, che a loro volta incrociano gli sguardi, come se stessero discutendo.
La tavola fu probabilmente commissionata in ambiente domenicano.
Nato a Caleruega nel 1170, Domenico de Guzman studiò presso la cattedrale di Palencia, quindi entrò a far parte dei Canonici regolari del capitolo di Osma. Ordinato sacerdote si distinse per l'austerità della vita penitenziale e per lo studio assiduo. Incaricato di una delicata missione diplomatica nel nord Europa, si rese conto del grave pericolo degli albigesi e capì che doveva dedicarsi all'apostolato in difesa della fede cattolica. Dopo varie traversie riuscì a ottenere il permesso di raccogliere attorno a sé compagni e compagne fondando un Ordine religioso, cui diede la regola di S. Agostino.
Il 22 dicembre 1216, papa Onorio III diede l'approvazione ufficiale e definitiva, all'ordine fondato da Domenico. Ottenuto il riconoscimento ufficiale, l'ordine crebbe e, già dal 1217, fu in condizione di inviare monaci un po' in tutta Europa, soprattutto nella penisola iberica e nei principali centri universitari del tempo, a Parigi e a Bologna, dove si recò egli stesso. Subito incontrarono delle opposizioni da parte dei vescovi locali, che furono superate dalla bolla papale dell'11 febbraio del 1218, che ordinava a tutti i prelati di dare assistenza ai domenicani. Morì a Bologna nel 1221 e fu canonizzato da Gregorio IX nel 1234.
Dottore della Chiesa, Gerolamo è uno dei quattro massimi Padri latini. Nacque a Stridone ai confini fra Dalmazia e Pannonia tra il 340 e il 350. Di ricca famiglia, perfezionò i suoi studi a Roma, dove ricevette il battesimo. Colto, sapiente, tradusse la Bibbia, approfondì le questioni dottrinarie. Polemizzò con molti, fra cui anche Agostino, di cui era contemporaneo. Di lui Agostino dice che aveva una cultura immensa e una potente personalità.
Dopo la morte di Papa Damaso, Girolamo lasciò Roma nel 385 e intraprese un pellegrinaggio, dapprima in Terra Santa, silenziosa testimone della vita terrena di Cristo, poi in Egitto, terra di elezione di molti monaci (cfr Contra Rufinum 3,22; Ep. 108,6-14). Nel 386 si fermò a Betlemme, dove, per la generosità della nobildonna Paola, furono costruiti un monastero maschile, uno femminile e un ospizio per i pellegrini che si recavano in Terra Santa, «pensando che Maria e Giuseppe non avevano trovato dove sostare» (Ep. 108,14).
A Betlemme restò fino alla morte, continuando a svolgere un'intensa attività: commentò la Parola di Dio; difese la fede, opponendosi vigorosamente a varie eresie; esortò i monaci alla perfezione; insegnò la cultura classica e cristiana a giovani allievi; accolse con animo pastorale i pellegrini che visitavano la Terra Santa. Si spense nella sua cella, vicino alla grotta della Natività, il 30 settembre 419-420.