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PITTORI: Aurhaym Heinrich

Agostino combatte le eresie

Agostino combatte le eresie

 

 

AURHAYM HEINRICH

1410-1420

Vienna, Biblioteca Nazionale, cod. ser. nova 89, fol. 11v

 

Agostino combatte le eresie

 

 

 

La miniatura è stata realizzata agli inizi del Quattrocento dal miniaturista Aurhaym Heinrich, a corredo del cod. dello Pseudo Agostino, Sermo contra Judaeos, Paganos et Arianos P. L. 42. Agostino è raffigurato nel capolettera V(os) al foglio 11v del cod. ser. nova 89 proveniente dalla Abbazia di Rein in Stiria. Databile al 1410-1420 circa la miniatura propone un giovane Agostino senza barba, con la mitra in testa e il bastone pastorale nella mano destra. Una serie di raggi luminosi emanano dal suo capo. Nella mano sinistra il santo propone un libro aperto alla visione dei fedeli, che guarda con occhi attenti e indagatori. Probabilmente si tratta del sermone in oggetto. Agostino indossa un abito che assomiglia alla tunica dei monaci che seguono la sua regola più che al piviale episcopale.

L'autore del Sermo fu probabilmente Quodvultdeus, vescovo di Cartagine negli anni attorno al 430. La genialità con la quale egli organizza la materia, l’ordine ascendente degli argomenti, la cura e la completezza degli esempi evidenziano una formazione scritturistica e letteraria al di sopra della media e assicurano al testo una grande importanza. I suoi legami con S. Agostino dal punto di vista letterario e teologico non sorprendono. Si potrebbe addirittura riconoscere, in questo autore, un valido rappresentante della scuola dei diretti eredi di S. Agostino.

Il monastero di Rein, a 15 km a nord di Graz, fu fondato nel 1129 dal margravio Leopoldo il Forte di Stiria alle dipendenze del primo abate Gerlacus. Poichè tutti i monasteri fondati prima, sono stati sciolti, quello di Rein è oggi il più antico monastero cistercense esistente al mondo. Rein era la casa madre dell'Abbazia di Wilhering nei pressi di Linz (1146), così come delle Abbazie di Sittich e Neukloster. Nel 1276 le nobiltà della Stiria e Carinzia vi giurarono fedeltà a Rodolfo d'Asburgo, ponendo fine dello stato di re Ottokar II di Boemia.

La chiesa abbaziale e gli edifici conventuali sono di stile romanico. All'inizio del Seicento, tra il 1629 e il 1632, vi fu un ampliamento degli edifici conventuali, che riqualificò il vecchio chiostro. I lavori furono eseguiti dall'architetto Bartholomäus di Bosio, che ha costruito il Nuovo Convento con corte e arcate rinascimentali. L'abate Placido Mailly (1710-1745) decise di ristrutturare la chiesa in stile barocco. I lavori, seguiti da Johann Georg Stengg da Graz, furono completati tra il 1738 e il 1747. Gli affreschi, datati 1766, furono dipinti d Josef Adam von Mölk, mentre la pala d'altare (Adorazione dei pastori) del 1779 è opera di Martin Johann Schmidt. La chiesa abbaziale è stata elevata a basilica minore da papa Giovanni Paolo II nel 1979. I restauri del 2006 della cappella del coro barocco hanno permesso di trovare le fondamenta della ex romanica e della sala capitolare, assieme a un certo numero di tombe, tra cui quella del margravio Leopoldo I di Stiria. La Cappella gotica della Croce, costruita 1406-1409, commemora San Eberhard di Salisburgo, morto a Rein nel 1164. La biblioteca del monastero, con i suoi 100.000 volumi e 400 manoscritti lascia immaginare l'importanza del monastero di Rein.