Contenuto
Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Quattrocento: Baschenis AngeloPITTORI: Baschenis Angelo
Particolare di sant'Agostino
BASCHENIS ANGELO
1485
Ornica, chiesa di sant'Ambrogio
Agostino Dottore della Chiesa
L'affresco con i quattro Dottori della Chiesa, con Agostino associato ad Ambrogio e, nella vela opposta Gerolamo e papa Gregorio, si trova sulla volta della sagrestia della chiesa parrocchiale di sant'Ambrogio a Ornica.
Assieme agli altri affreschi di Angelo Baschenis, questi dipinti sono gioielli artistici della parrocchiale di Ornica che, però presenta anche altri elementi di grande interesse. Gli affreschi sono stati restaurati nel 1987 da Sandro Allegretti, sotto la supervisione della Soprintendenza dei Beni Artistici e Storici di Milano. Il restauro ha riproposto in tutta la sua bellezza i dipinti che ora appaiono in perfetto stato di conservazione.
Sia Agostino, quanto Ambrogio sono stati raffigurati allo scrittoio. Agostino sulla destra, sotto i paramenti episcopali indossa un ampio saio nero con cappuccio, tipica veste dei monaci che si richiamano alla sua regola.
Sopra di esso porta un grande mantello con cappuccio, rosso all'esterno e verde all'interno, con bordi ricamati in oro, che rende la veste degna di un Padre della Chiesa. Infine indossa una bianca mitria, tipico copricapo vescovile, con disegnata una croce rossa. Le vesti cadono con abbondanti panneggi che creano sul pavimento un gioco di linee curve in un alternarsi di colori brillanti.
Il pittore ha scritto in basso alla vela il termine Augustinus per individuare il Dottore della Chiesa raffigurato.
Fino alla metà del Quattrocento la comunità di Ornica faceva parte della parrocchia di Santa Brigida. Quando la popolazione di Ornica aumentò considerevolmente, venne eretta, nel luogo dove oggi sorge l'attuale chiesa parrocchiale, una piccola cappella dedicata a sant'Ambrogio. Vi officiava un cappellano, il cui compito era quello di celebrare la messa, confessare e comunicare i fedeli. I battesimi, i matrimoni e i funerali venivano celebrati invece nella parrocchiale di Santa Brigida. A motivo della grande distanza dal capoluogo, gli abitanti desideravano avere un servizio religioso più regolare e completo. Per la comunità religiosa di Ornica sorse la necessità di potersi costituire in parrocchia autonoma, il che avvenne con decreto dell'Arcivescovo di Milano Gabriele Sforza il 26 luglio 1456.
Nel 1566 ci fu la visita di San Carlo, che emanò alcuni decreti, ordinando di costruire un tabernacolo in legno dorato e il battistero. Nel 1575 arrivò il vescovo Girolamo Ragazzoni e nell'agosto del 1582 ci fu una seconda visita di San Carlo. Nel 1611 arrivò il cardinal Federico Borromeo.
Dell'antica chiesa gotica, dopo gli ampliamenti e le ristrutturazioni settecentesche, fu conservata solo la parte absidale a pianta poligonale e copertura a crociera, che è adibita a sagrestia. Questa scelta permise di salvare una bella serie di affreschi che ne ricoprono la volta a vela e che costituiscono una rara testimonianza dell'opera di Angelo Baschenis d'Averara, che li eseguì col figlio nel 1485.
Angelo Baschenis (1450-1490)
Fratello di Antonio Baschenis, compare per la prima volta come pittore nel 1482, quando affresca il presbiterio di San Defendente alla Roncola con figure di Santi. Ben più importante è comunque il ciclo della sagrestia della parrocchiale di Ornica, da lui firmato "Angelus de Averaria pinxit una cum filio suo" e datato 15 Novembre 1485. Ad Angelo Baschenis sono attribuiti gli Episodi della vita di San Nicola da Tolentino e altri affreschi della chiesa di Santa Brigida, risalenti allo stesso periodo. Qualche anno più tardi tornò a dipingere in Trentino, prima a Flavon e quindi, nel 1490, nella chiesa di San Virgilio a Pinzolo.