Contenuto
Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Quattrocento: Bastiani LazzaroPITTORI: Bastiani Lazzaro
Sant'Agostino consegna la Regola ai suoi monaci
BASTIANI LAZZARO
1480-1485
Montevideo, Collezione privata
Sant'Agostino consegna la Regola ai suoi monaci
Il dipinto ha per soggetto la scena in cui sant'Agostino consegna la sua Regola ai monaci agostiniani. L'opera è stata realizzata con la tecnica della tavola a tempera ed è attribuita al pittore patavino Bastiani Lazzaro. In bibliografia si riporta che l'opera venne portata a termine nell'ultimo quarto di secolo fra il 1480 e il 1485.
Attualmente il dipinto è conservato in Uruguay a Montevideo in una Collezione privata. L'opera fu originariamente collocata a Venezia nella chiesa del S. Salvatore, prima di essere trasferita a Parigi nella Collezione F. Perez.
Il santo, al centro della scena, siede con imponenza su un trono e con entrambe le mani offre un libro aperto che riporta la sua regola ad una serie di frati che sono inginocchiati ai suoi in piedi in raccoglimento. L'episodio si svolge all'interno di una camera con due grandi finestre goticheggianti che aprono sull'esterno assicurando una profonda luminosità all'ambiente. Agostino indossa un ricco paramento episcopale con eleganti drappeggi. Il suo viso, dall'aspetto ancora giovanile, presenta una folta barba nera sulle gote: il suo sguardo intenso e ieratico si rivolge principalmente all'osservatore piuttosto che ai frati.
Bastiani Lazzaro
Bastiani nacque a Padova verso il 1429. E' probabile che la prima educazione artistica l'abbia appresa alla bottega di Antonio Vivarini, in un ambito padovano che risentiva fortemente dello stile e della personalità del Mantegna. Le prime documentazioni circa la sua attività di pittore risalgono al 1449, quando risulta nella sua veste di pictor indipendente. Nel 1460 si trasferisce a Venezia, dove esegue diversi lavori, fra cui ricordiamo quello presso la chiesa di S. Samuele che lo tenne impegnato per otto anni, o quello per la Scuola Grande di San Marco. Nel 1470 diventa membro della Scuola di San Girolamo. Nel 1480, in collaborazione con Gentile Bellini, esegue parecchi lavori per la Scuola Grande di San Marco. Gli viene quindi affidata la realizzazione uno dei "teleri" per la Scuola di S. Giovanni Evangelista. Sullo scorcio finale del primo decennio del nuovo secolo Bastiani riceve l'incarico da Giovanni Bellini, di valutare assieme a Vittore Carpaccio, i dipinti di Giorgione eseguiti al Fondaco dei Tedeschi. Tra le sue opere più significative ricordiamo principalmente il polittico di S. Francesco di Matera, l'Adorazione dei Magi, il Ritratto del doge Francesco Foscari, la Comunione e i Funerali di S. Gerolamo, Santa Veneranda in trono, S. Antonio sul noce, la Madonna col Bambino, la Natività e il Miracolo della Croce. Le sue prime opere risentono dell'influenza di Bartolomeo Vivarini, per l'opacità del colore e la secchezza del disegno. Nelle opere seccessive appare più chiara una influenza di Gentile Bellini e dopo il 1475 anche di Alvise Vivarini. Bastiani è considerato dalla critica d'arte il maestro e l'anticipatore di Carpaccio nonché un esponente della pittura tradizionale veneziana della seconda metà del Quattrocento. Muore a Padova nel 1512.