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Madonna in trono con il Bambino fra i santi Agostino, Girolamo, Giovanni Battista e Nicola da Tolentino
BEMBO ANDREA
1430-1450
Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo
Madonna in trono con il Bambino fra i santi Agostino, Girolamo, Giovanni Battista e Nicola da Tolentino
L'affresco, che viene attribuito ad Andrea Bembo, raffigura una Madonna in trono col Bambino tra i santi Agostino, Giovanni Battista, Girolamo e Nicola da Tolentino. L'opera che risale alla prima metà del Cinquecento è conservato a Brescia presso la Pinacoteca Civica Tosio Martinengo. L'affresco è stato staccato e riportato su tela, dalle dimensioni di 60 x 180 cm circa. Il dipinto reca l'iscrizione: "noli/te dili/gere m/undum/ neque/ ea [quae]/ mundo/ sunt" e proviene dalla cappella Calini, dedicata ai santi Giovanni Battista e Girolamo nella chiesa agostiniana di San Barnaba a Brescia.
Andrea Bembo è un pittore documentato a Brescia dal 1419 al 1459 ed appartiene a una famiglia di pittori lombardi. Agostino è raffigurato all'interno di una composizione di struttura tardo gotica, dove una Sacra Conversazione è stata costruita su uno sfondo di verzura delimitato da un basso muretto intagliato. Al di sopra dell'affresco era collocata una Annunciazione archiacuta, dello stesso pittore, che pure è stata strappata e conservata nello stesso museo. Il passo citato nel libro che regge fra le mani san Nicola da Tolentino, rimanda all'elogio della carità celebrato da sant'Agostino nella sua Omelia 2, 8. In questa circostanza il santo esorta a estirpare la selva che cresce nel cuore dell'uomo per sostituirla con l'albero dell'amore. L'affresco è stato restaurato nel 1957 e in diversi punti si presenta lacunoso, con diffuse cadute di colore. Fortunatamente integra e ben leggibile è la figura di san Nicola da Tolentino. Andrea, il primogenito dell'attiva famiglia di pittori cremonese, sappiamo che operò prevalentemente a Brescia e gli è correttamente attribuito anche l'affresco con la Crocifissione sulla parete di fondo del presbiterio della chiesa cittadina di sant'Agata, dove sono più evidenti gli influssi stilistici padovani.
Andrea Bembo
Andrea appartiene alla famiglia Bembo, una importante dinastia di pittori cremonesi della metà del Quattrocento. I Bembo sono presenti a Brescia già nei primi decenni del secolo. Il capostipite Giovanni è in città dal 1421 e viene raggiunto dal primogenito Andrea, che ottiene la cittadinanza bresciana, nel 1431. Nel 1446 arriva anche Bonifacio, e nel 1465 Benedetto viene qualificato “bressano”. Di Andrea Bembo, che dipinge per decreto municipale un perduto monumento equestre a Francesco Sforza, non restano opere firmate, dopo la scomparsa di un affresco nel chiostro di san Domenico datato 1480. All'ambito probabilmente di Andrea appartiene la decorazione del perduto convento di santa Caterina, restaurato nel 1455, e di cui rimangono, conservate nella Pinacoteca Tosio Martinengo, due lunette: una raffigura l'Incoronazione della Vergine con corone di angeli e l'altra un'Assunzione di Maria con angeli musicanti.