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PITTORI: Bartolomeo di Andrea Bocchi

Sant'Agostino, san Nicola da Tolentino e un angelo

Sant'Agostino, san Nicola da Tolentino e un angelo

 

 

BARTOLOMEO DI ANDREA BOCCHI

1435-1440

Prato, chiesa di sant'Anna in Giolica

 

Sant'Agostino, san Nicola da Tolentino e un angelo

 

 

 

L'affresco è situato sotto il loggiato del complesso di sant'Anna in Giolica. Il complesso fu un convento eremitano, fondato nel 1269 dal pratese Brunetto de' Rossi. Quasi abbandonato dopo la peste del 1348, tornò agli Agostiniani, che lo ristrutturarono tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo.

Le dimensioni dell'affresco sono di 2x1,5 metri. Nel Cinquecento l'opera è stata quasi completamente distrutta in seguito all'apertura di un portale d'accesso al convento. Con la messa in opera di uno stemma che lo sovrasta, la figura centrale di sant'Agostino è scomparsa riducendosi alla sola testa. Di san Nicola si notano solo il busto e un libro. Il frammento pittorico è stato considerato in passato una produzione di Pietro da Miniato, un artista attivo a Prato a cavallo fra Trecento e Quattrocento.

Recentemente la critica ha identificato l'autore con il pittore pistoiese Bartolomeo di Andrea Bocchi. Si tratta di un artista minore, che ancora in pieno Quattrocento, si attarda in uno stile tardo gotico, non disprezzando spunti prospettici rinascimentali. 

Di questo autore si conoscono un grande polittico nella chiesa di san Michele a Serravalle Pistoiese, firmato e datato 1465 e un trittico nel Museo di Varsavia. Della sua attività di conoscono documenti che lo riguardano fino al 1465. In quell'anno dipinse gli sportelli di chiusura dell'altare, oggi perduti, che custodiva la pala con la Trinità e senti di Filippo Lippi e di Pesellino nell'oratorio della Trinità a Pistoia. Oggi quest'opera è conservata a Londra alla National Gallery. Bartolomeo lavorò a Prato nel 1435 realizzando una Crocifissione a fresco nel convento nella vicina località della Sacca. In questo periodo avrebbe dipinto anche le opere nelle chiese di san Nicolò e di sant'Anna in Giolica.

 

 

Bartolomeo di Andrea Bocchi

Dalle fonti d'archivio sappiamo che Bortolomeo nacque a Pistoia fra il 1400 e il 1406. Nel 1476 risultava già morto. La sua formazione artistica forse ebbe luogo nella bottega di Martino di Pietro Bocetti. Costui lo sostiene in un incarico, nel 1426, per la chiesa di San Domenico, opera che già presenta Bartolomeo come pittore autonomo. Probabilmente frequentò anche la bottega dell'ignoto Maestro della Cappella Brocciolini, che fu un illustre esponente della cultura artistica tardo-gotica pistoiese. La sua attività si sviluppa proponendo un "rigorismo severo", che progressivamente volge verso una direzione più moderna e incline alle morbide dolcezze tardo-gotiche. Questa evoluzione si riscontra già nel Trittico di Serravalle Pistoiese, datato 1439 e firmato e con la "Madonna col Bambino fra i Santi Ippolito, Jacopo, Michele, Stefano e l'Annunciazione" (chiesa di San Michele a Serravalle). La sua opere di pittore si svolse fra Pistoia e il suo contado (nei paesi di Montevettolini. Piuvica, Serravalle, Papiano), Prato e nella lucchesia, soprattutto nella valle del Serchio. Qui si conserva il mutilo trittico di Anchiano, opera firmata dal Bocchi, di cui restano solamente il pannello centrale e uno laterale, raffiguranti la "Madonna col Bambino" e i "Santi Giuseppe e Pietro". Lavorò anche per il convento pratese della Sacca, in San Niccolò e a Figline di Prato dove si conserva una tavola con "San Giovanni Battista". A Pistoia si conservano alcuni suoi affreschi in San Paolo, in San Domenico, nel Duomo, in San Franceso e nell'ex convento di San Benedetto.