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PITTORI: Giacomo da Campli

Padre Eterno e angeli, Pietà e devoti, sant'Agostino e san Nicola da Tolentino

Padre Eterno e angeli, Pietà e devoti, sant'Agostino

e san Nicola da Tolentino

 

 

GIACOMO DA CAMPLI

1440-1460

Visso, Museo Civico Diocesano

 

Padre Eterno e angeli, Pietà e devoti, sant'Agostino e san Nicola da Tolentino

 

 

 

Il dipinto, attribuito a Giacomo da Campli, è attualmente ospitato a Visso presso il Museo Civico Diocesano. L'affresco ha un soggetto piuttosto complesso e articolato distinto in varie scene. in alto giganteggia la figura del Padre Eterno attorniato da angeli. Nella fascia inferiore, sotto una specie di tenda, si assiste alla scena di una Pietà con devoti in adorazione: ai lati osserviamo la presenza dei santi agostiniani Agostino e Nicola da Tolentino. Tradizionalmente l'affresco viene definito come Madonna del Voto.

Uno degli aspetti messi in rilievo dagli iconografi del santo, da solo o assieme ad altri, è la sua attitudine alla preghiera. Per Agostino essa era strumento per parlare con Dio ed avvicinarsi ai misteri della Incarnazione, oltre che mezzo per esprimere pienamente la propria umanità. La preghiera è anche il modo per rapportarsi agli uomini cercando di stimolarli ad avvicinarsi a Dio.

Agostino commentando il salmo 85, fa vedere che quel salmo è preghiera di Cristo, però dice: attenti, è preghiera di Cristo, ma anche preghiera nostra.

Dice così: "Noi dunque preghiamo a lui, per lui e in lui. Diciamo con lui e lui dice con noi. Noi diciamo in lui e lui dice in noi l'orazione di questo salmo…nessuno dunque, quando sente queste parole, dica: non è Cristo che le dice. O al contrario: non sono io che le dico. Perché se si riconosce parte del corpo di Cristo, deve dire l'una e l'altra cosa: Cristo le dice, io le dico. Non dire nulla senza di lui, egli non dice nulla senza di te".

AGOSTINO, Salmo 85

 

 

 

Giacomo da Campli

Nacque a Campli verso il 1420 e vi morì probabilmente nel 1492.

Va certamente considerato come uno dei maggiori pittori del suo tempo attivo nella provincia di Teramo. Operò soprattutto a Campli, da cui gli venne il nomignolo, ma troviamo sue opere anche a Teramo ed in qualche cittadina attorno a Chieti.

La sua fama, però, fu ben presto soppiantata da Andrea De Litio che riuscì ad ottenere la commissione delle opere più importanti.

A Giacomo da Campli vengono attribuite diverse opere fra cui si possono ricordare il Polittico del Melograno (Museo Civico di Teramo), la Madonna con il Puer Doloris (Museo capitolare di Ortona) e la Madonna in trono che allatta il piccolo Gesù (chiesa di santa Maria in platea a Campli).