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PITTORI: Maestro di Clontuskert

Agostino vescovo e patrono dell'Abbazia con i santi Michele, Caterina e San Giovanni Battista

Agostino vescovo e patrono dell'Abbazia con i santi Michele, Caterina e San Giovanni Battista

 

 

MAESTRO DI CLONTUSKERT

1471

Clontuskert, Abbazia agostiniana di S. Maria

 

Agostino vescovo e patrono dell'Abbazia

 

 

 

La porta della abbazia agostiniana di Clontuskert risale al XV secolo e presenta archi ogivali. Costituisce la testimonianza superstite più interessante dell'abbazia, dove si trova una scritta che riporta queste parole: Mathev Dei gra eps Clonfertens et Patre oneacdavayn canonie esti domine fi fecert Ano fare mcccclxxi  vale a dire Mathew per grazia di Dio, Vescovo di Clonfert, e Patrick O'Naughton, restaurarono nel 1471.

Una delle sue caratteristiche più interessanti è costituita dalla sue numerose incisioni e dalle figure scolpite. Tra le figure incise si possono riconoscere San Michele Arcangelo con la spada e la bilancia per la pesatura anime e i santi Agostino, Caterina e San Giovanni Battista con una vite. Su alcune pietre adiacenti sono riportate le sculture di un pellicano che dà da mangiare ai  i suoi piccoli, una stella, un paio di grifoni di fronte, un carro e un cane, una rosa, un po' di intreccio, e una sirena con uno specchio simile a quello trovato nella cattedrale di Clonfert. Una porta simile esiste anche a Clonmacnoise.

sant'Agostino è rappresentato all'estrema destra nella sua dignità episcopale con la mitra in testa e il bastone pastorale nella mano sinistra. La sua presenza è giustificata dal fatto che l'abbazia seguiva una regola monastica agostiniana.

 

Questo Priorato agostiniano dedicato a S. Maria è stato fondato nel XII secolo da Turlough O'Connor, re di Connaught, probabilmente sullo stesso posto di un più antico monastero fondato da San Baedán nell'VIII secolo. Questo santo in effetti morì verso l'anno 809.

L'Abbazia era situata nel territorio degli O'Kelly e Comharb che, pare, abbiano avuto il privilegio di nominare l'abate. L'intera struttura è stata edificata attorno al chiostro centrale: la chiesa e gli edifici interni del un monastero sono infatti dislocati intorno ad un giardino centrale che assolve la funzione di chiostro. Questa consuetudine architettonica era abbastanza diffusa all'epoca, in tutti gli ordini religiosi. Sul finire del XIII secolo la corruzione aveva invaso il monastero e le gelosie provocarono dissapori, tanto che il monastero era diventato luogo di discordie e venne dato alle fiamme agli inizi del XV secolo.

La struttura tuttavia venne ricostruita furono distribuite indulgenze  a coloro che contribuivano alla sua riparazione. 

Ciò che resta oggi di questo grande complesso impressiona ancora per la sua grandiosità.

La chiesa è costituita da una navata con il coro, mentre sul lato sud si sviluppano i resti del chiostro e degli edifici monastici.

All'interno della chiesa c'è una sola navata e il coro che sono separati da una galleria ad arcate con archi a sesto acuto che risale allo stesso periodo della porta. L'interno ha anche una serie di sculture interessanti e alcune lapidi ben conservate. Il convento fu confiscato dal re Enrico VIII nel 1551 ma fu nuovamente concesso al Priore Donat O'Kellie e ai monaci che sembra siano rimasti nel convento fino alla fine del XVII secolo.