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PITTORI: Durandi Giacomo

Madonna con Bambino in trono, Santa Monica e i santi Sebastiano, Chiara da Montefalco, Trinità, Girolamo, Caterina d'Alessandria, Apollonia e un santo vescovo

Madonna con Bambino in trono, Santa Monica

e i santi Sebastiano, Chiara da Montefalco,

Trinità, Girolamo, Caterina d'Alessandria,

Apollonia e un santo vescovo

 

 

DURANDI GIACOMO

1490-1499

Baltimora, Walters Art Museum

 

Madonna con Bambino in trono, Santa Monica e i santi Sebastiano, Chiara da Montefalco, Trinità, Girolamo, Caterina d'Alessandria, Apollonia e un santo vescovo

 

 

 

Questo straordinario polittico si sviluppa su due fasce: nella inferiore troviamo al centro la Vergine in trono con il Bambino attorniata dai santi Monica, Sebastiano. In quella superiore al centro è rappresentata la Trinità con i santi Gerolamo, Caterina d'Alessandria, un santo vescovo e santa Apollonia. L'opera è oggi conservata al The Walters Art Museum di Baltimora.

In precedenza l'opera era conservata a Roma nella Collezione M. Massarenti

Stilisticamente i panneggi sono volumetrici, taglienti e come accartocciati e la figure raggiungono precisioni interessanti. Il dato più significativo, in questa continua ricerca del dettaglio, sta nei volti luminosi, che segnano l'adesione alla nuova maniera divulgata da Quarton. Alla sua temperie stilistica va sicuramente riferita anche la scelta della gamma cromatica: calda, luminosa, dagli imprevedibili contrasti.

 

 

Durandi Giacomo

La prima testimonianza relativa a questo pittore, originario di Nizza, la si trova in un pagamento del 1443, per aver dipinto le armi del doge Raffaele Adorno. Nel 1450 è citato a Marsiglia come Giacomo Durandi di Nizza mentre nel 1454 compare nell'elenco dei pittori che esercitano nella contea di Nizza. In questo periodo dipinge un polittico per la cappella della S. Croce nella chiesa del monastero di Lérins, opera oggi purtroppo perduta. Con il fratello Cristoforo nel 1461 a Nizza dipinge le armi sulla poppa della galera di "S. Maurizio". Da un pagamento di un acconto del sindaco di Cannes a favore del fratello Cristoforo nel 1469, perché portasse a termine un polittico lasciato incompiuto da Giacomo per la sopravvenuta morte, si può dedurre che il pittore sia scomparso nel 1468. Cristoforo, che lavorava nella bottega del fratello, è citato in un documento del 1471 per un contratto relativo a un polittico per la chiesa degli agostiniani della città.

Attualmente sopravvivono due uniche opere firmate: il grande polittico di S. Margherita, a 16 scomparti, della cattedrale di Fréjus, che reca la scritta: "Hoc opus fecit fieri dñs ant ... boneti b... fici ... ecl..ie. Jacoburn Durandi de Nic." e la tavoletta con il Battesimo di Cristo del Museo Masséna di Nizza, la cui iscrizione, in caratteri gotici recita "... LXV die 10 Iulii per Iacobum de Nic..".