Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Quattrocento: Pittore camuno

PITTORI: Pittore camuno

Sant'Agostino Dottore della Chiesa

Sant'Agostino Dottore della Chiesa

 

 

PITTORE CAMUNO

1450-1500

Erbanno, Cappella di san Martino

 

Sant'Agostino Dottore della Chiesa

 

 

 

L'affresco che riproduce sant'Agostino si trova nella cappella di San Martino nella frazione di Erbanno del comune di Darfo Boario Terme.

All'interno della cappella, chiusa da una cancellata, gli affreschi sono stati parzialmente rovinati dall'inserimento di alcune lapidi nelle aree inferiori delle pareti. Al centro della volta a crociera si è ben conservata la raffigurazione di un Cristo Pantokrator, attorniato da evangelisti, profeti, e dai Padri della Chiesa, fra cui si riconosce sant'Agostino, assiso davanti a uno scranno o tavolo di lavoro nelle sue vesti episcopali, di buon livello qualitativo.

Nel complesso si tratta di un ciclo che rappresenta un unicum nell'ambito della pittura della metà del Quattrocento in Val Camonica. Alcune soluzioni artistiche si propongono in modo assolutamente inconsueto rispetto alla produzione pittorica locale del tempo, sia dal punto di vista concettuale che dal punto di vista cromatico.

 

La dedicazione a San Martino di Tours fa supporre che l'utilizzo del luogo con destinazione cultuale sia da ascrivere al periodo della dominazione carolingia nell'VIII secolo. Nel Quattrocento lì'edificio, con annesso cimitero, diventa la parrocchiale del paese di Erbanno. Il portale d'ingresso al cimitero riporta la data 1465. Al suo interno avevano trovato sepoltura i membri della nobile famiglia Federici. Nel 1593, a motivo del profondo degrado della struttura, la parrocchiale venne trasferita nella chiesa di Santa Maria in Restello. Solo nel 1651 la cappella verrà nuovamente adibita ad uso religioso. Probabilmente attorno a questa cappella esistevano diverse altre cappelle dedicate a San Giobbe, a San Lorenzo di proprietà della famiglia Federici e quella del battistero. La cappella di san Martino è l'unica sopravvissuta assieme al campanile romanico.

Esternamente si sono conservate diversi dipinti quattrocenteschi che rappresentano san Cristoforo e l'Arcangelo Gabriele. Una edicola cinquecentesca conserva una Madonna con bambino ed altri santi.

Nella parete est si trova nella parte superiore una Annunciazione e nella sezione inferiore parte di una crocifissione. Lungo il lato destro abbiamo l'immagine di un Cristo che emerge dal sepolcro, con figure di santi tra i quali Antonio. La parete nord conserva un affresco con San Francesco che riceve le stigmate e un affresco con Sant'Anna e la Vergine col bambino su un trono in stile gotico.

L'area fu interessata da un insediamento longobardo, di cui è rimasta traccia in alcune tombe altomedievali.