Contenuto
Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Quattrocento: Maestro EsiguoPITTORI: Maestro Esiguo
Trinità con sant'Agostino e san Francesco d'Assisi
MAESTRO ESIGUO
1490-1500
Denver, Denver Art Museum
Trinità con sant'Agostino e san Francesco d'Assisi
Il dipinto ha per soggetto la Trinità con ai suoi piedi due santi che si possono riconoscere in sant'Agostino a sinistra e san Francesco d'Assisi a destra.
Realizzata con la tecnica della tavola in legno, l'opera misura cm 53.3 in altezza e cm 36.8 in larghezza. La bibliografia ne attribuisce l'esecuzione al Maestro Esiguo un pittore attivo nel Quattrocento di cui si conoscono diverse opere a carattere religioso. Il dipinto viene data alla fine del Quattrocento fra il 1490 e il 1510. Attualmente l'opera è conservata a Denver presso il Denver Art Museum. In precedenza appartenne alla Collezione S. H. Kress a New York, dove entrò nel 1953 uscendone nel 1954. Prima ancora fu segnalato a Washington alla National Gallery of Art dove pervenne nel 1946 per uscirne nel 1953. Nei suoi travagliati movimenti sappiamo che il quadro giunse negli Stati Uniti d'America a New York nella Collezione S. H. Kress nel 1936 per uscirne nel 1946. Originariamente la tavola apparteneva alla collezione Contini Bonacossi a Firenze fino al 1936.
Al centro della tavola campeggia la figura del Cristo crocefisso in croce che viene retta amorevolmente dalla mani di Dio Padre. La colomba dello Spirito santo aleggia sull'estremità della croce. La trinità così simboleggiata è stata racchiusa all'interno di una mandorla costituisce da fasci di fiori, rami e fogliame da cui emergono i visi di tanti angioletti.
Ai piedi della croce, in atto di devozione stanno i due santi che rivolgono lo sguardo verso l'alto con molta umiltà e raccoglimento.
Agostino è vestito da vescovo, con in testa la mitra e regge con le mani il bastone pastorale. ha un viso di persona matura con una folta barba che gli copre le guance fino al petto. Come spesso si può osservare, anche in questo caso Agostino presenta un lembo della nera veste dei monaci agostiniani. E' il tipico tratto iconografico che le committenze dell'Ordine agostiniano richiedevano agli artisti per sottolineare la loro diretta filiazione da Agostino e dalla regola monastica che il santo aveva sviluppato per le sue comunità africane e che gli Agostiniani avevano fatto propria dopo la costituzione dell'Ordine nel 1256.