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PITTORI: Amanuense di Florian

Agostino consegna la sua Regola ai monaci, ms Biblioteca di St. Florian

Agostino consegna la sua Regola ai monaci

 

 

AMANUENSE DI FLORIAN

1400-1450

Sankt Florian, Biblioteca Abbazia dei Canonici Lateranensi

 

Agostino consegna la sua Regola ai monaci

 

 

 

La miniatura si trova in un manoscritto conservato nell'Abbazia di Sankt Florian, una abbazia che appartiene ai Canonici Lateranensi da parecchi secoli. Questo insediamento di Canonici Agostiniani a St. Florian, presso Linz, costituisce nel suo complesso uno dei più importanti monumenti barocchi in Austria. Alcuni resti di mura, che sono conservati e custoditi sotto la basilica, risalgono all'epoca del martirio di San Floriano la cui tomba era meta di pellegrinaggi già nel IV sec. poco dopo la sua morte.

La miniatura, di età gotica, raffigura sant'Agostino vescovo seduto in cattedra mentre consegna ai propri monaci la sua Regola. Agostino guarda dolcemente in viso i monaci che sono inginocchiati davanti a lui in attesa di ricevere una copia della sua regola scritta su un libro. Agostino lo tiene aperto con la mano sinistra, mentre un giovane monaco, in primo piano, con entrambe le mani aperte la prende in consegna.

I monaci sulla testa rivelano la tonsura ed indossano degli abiti che richiamano quello portato dagli attuali monaci di St. Florian. Secondo la passio, Floriano era un soldato dell'esercito romano di stanza a Cetia. Nel corso delle persecuzioni di Diocleziano del 304, avendo saputo che a Loriacum (oggi Lorch) quaranta suoi correligionari erano condannati a morte, decise di raggiungerli e di condividere la loro sorte. Giunto in città confessò la sua fede e, dopo la condanna, venne gettato nel fiume Anesius (Enns) con una macina di pietra legata al collo. Le sue spoglie furono raccolte dalla matrona Valeria e vennero sepolte nel luogo dove i vescovi di Passavia costruirono il monastero di Sankt Florian dei Canonici Regolari della Congregazione Lateranense Austriaca.

 

L'episodio della consegna della regola ai frati agostiniani è un elemento diffuso nella iconografia agostiniana già a partire dai codici miniati del XIII secolo e fa seguito alla istituzione dell'Ordine agostiniano nel 1256. La consegna ha un valore altamente simbolico in quanto vuole esprimere la diretta dipendenza degli agostiniani da Agostino. L'Ordine agostiniano sarebbe, secondo questa concezione, il naturale prolungamento dell'esperienza monastica inaugurata da Agostino in Africa.

Alcuni studiosi concordano nell'attribuire a S. Agostino solo la Regula ad servos Dei; in epoca successiva questa Regula fu adattata al femminile e unita alla Lettera 211 che già conteneva indicazioni per le monache di Ippona. La Consensoria monachorum, invece, è stata attribuita ad un anonimo autore dell'ultimo periodo della letteratura visigotica in Galizia e scritta tra il 650 e il 711.

L'Ordo monasterii pur restando nella tradizione della vita agostiniana un documento di riferimento venerando, non è stato più attribuito ad Agostino già dalla critica rinascimentale.

Sulla data di stesura della Regula ad servos Dei ci sono diverse opinioni: una prima teoria indica come data probabile il 391, più o meno in coincidenza con la fondazione del primo monastero d'Ippona, il monastero dei laici; una seconda teoria indica il 400 in coincidenza con il De opere monachorum; una terza sposta la data addirittura fino al 427-428, dopo il De correptione et gratia, in coincidenza con la controversia sulla grazia sorta nel monastero di Adrumeto. La maggioranza degli studiosi, però, pensa sia stata scritta intorno al 400.