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Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
GELLEGO FERNANDO
1480
Trujillo, chiesa di Santa María la Mayor
Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa
Questa immagine di Agostino appartiene al retablo dell'altare maggiore della chiesa di Santa María, a Trujillo. Questa superba pala d'altare contiene 25 tavole dipinte a olio da Fernando Gallego e dal Maestro Bartolomé con le rispettive botteghe intorno al 1490. Le scene principali illustrano la vita della Vergine e di Gesù Cristo.
L'autore Fernando Gallego, nato a Salamanca nel 1440 e morto nella stessa città nel 1507, è stato un pittore di scuola ispano-fiamminga, tra i più grandi esponenti dell'arte spagnola del Quattrocento.
In questa tavola Agostino è stato raffigurato nella sua dignità episcopale, con la mitra in testa e l'aureola dei santi. Con la mano destra impugna un lungo pastorale, mentre con la sinistra regge il modello di una chiesa. Sotto il piviale il santo, che è seduto su una panca, indossa la tunica nera dei monaci agostiniani.
La chiesa di Santa María la Mayor de Trujillo si presenta con uno stile tardo romanico. La sua originaria costruzione risale al XIII secolo, tuttavia fu ricostruita e ampliata nei secoli XV e XVI in stile gotico. È un tempioa tre navate con una cappella poligonale principale, due torri e due porte di accesso. Il suo stile mescola il romanico e il gotico. Il coro, costruito nel 1550 da Sancho de Cabrera, è in stile plateresco e si trova all'inizio della navata. L'accesso al coro si trova all'interno della torre, che ospita anche il fonte battesimale. Il tempio conserva un numero importante di sepolture che appartengono alle famiglie più nobili di Trujillo. La cappella funeraria della famiglia Vargas-Carvajal, costruita nel 1522, ha due tumuli accanto all'arco d'ingresso. La pala d'altare principale, impreziosita da Fernando Gallego nel 1480, è composta da 25 tavole dipinte in stile flamenco spagnolo, che visualizzano la vita della Vergine Maria, La passione e la gloria di Cristo è narrata nella fascia inferiore mentre i lati sono dedicati agli evangelisti e ai "Padri della Chiesa".
Fernando Gallego
Nasce a Salamanca intorno al 1440. La sua formazione artistica si forma a contatto con i maggiori artisti del secolo ed è probabile che abbia fatto un viaggio nelle Fiandre, da cui deriverebbe la sua attenzione alla pittura fiamminga e alle opere che allora circolavano tra Spagna e Paesi Bassi. Gallego viene menzionato per la prima volta in un documento relativo a lavori nella cattedrale di Plasencia insieme ad un pittore sconosciuto, Juan Felipe. Purtroppo di queste opere non rimane alcuna traccia. A partire dal 1573, Gallego ottiene molte commissioni nella città di Coria, per la cui cattedrale eseguì ben sei retabli, purtroppo perduti. Nel 1486 si stabilisce a Ciudad Rodrigo, vicino a Salamanca, nelle vicinanze della cattedrale. Negli anni seguenti Gallego dipinge il polittico di Santa Caterina (1500 circa). L'ultima menzione di Gallego risale al 1507; in un documento che lo vede creditore di una somma di 14000 maravedis per un sua opera nell'Università di Salamanca. Le sue opere si caratterizzarono per un marcato realismo, per tracce di impronta espressionistica e per la secchezza di tratto, che lo avvicinarono a Rogier van der Weyden.