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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Quattrocento: Maestro fiammingoPITTORI: Maestro fiammingo
Sant'Agostino vescovo e cardioforo
MAESTRO FIAMMINGO
1491-1499
Gand, Begijnhof Onze-Lieve-Vrouw
Sant'Agostino vescovo e cardioforo
La raffigurazione di Agostino è dipinta a olio su tavola di quercia, dalle dimensioni di 26x11,5 cm. Quest'opera è considerata di produzione olandese meridionale e costituiva in origine una parte di un polittico, di cui si conservano due elementi che raffigurano santa Barbara e un frammento dell'Annunciata. Agostino è dipinto a figura intera, in piedi e in posizione a tre quarti. Questo orientamento è probabilmente dovuto al fatto che Agostino guarda verso la tavola centrale del polittico.
Agostino indossa i paramenti episcopali con la mitra in testa e un elegante bastone pastorale impugnato nella mano destra. Nella mano sinistra regge un cuore, un simbolo che caratterizza spesso Agostino nelle sue raffigurazioni nel nord Europa.
La scena è ambientata in un giardino con lo sfondo di una cinta in mattoni. La pittura viene commissionata all'interno delle associazioni di beghine e di begardi che si sono formate nei territori fiamminghi soprattutto a partire dal 1150. Queste associazioni si diffusero successivamente anche in Germania e Francia e avevano l'obiettivo di dare nuova linfa alla Chiesa grazie a una vita di tipo monastico senza la presenza di gerarchie ecclesiastiche. A Gand il Begijnhof sorse nel 1235 promosso dalla contessa delle Fiandre Giovanna di Costantinopoli (1199-1244). Durante la propria vita Giovanna contribuì infatti alla creazione e al mantenimento di diversi monasteri, abbazie e beghinaggi. Ancora oggi la struttura è recintata e, dotata di un ingresso monumentale, dà origine a una vera e propria città entro la città di Gand.
Il termine olandese "Begijnhof" si riferisce ad una comunità autonoma di beghine o a un gruppo di edifici integrati, di solito costruiti intorno ad un cortile alberato, che ospita una comunità femminile. Una simile struttura comprende edifici domestici e monastici, oltre a laboratori e un'infermeria. Spesso è circondato da un muro ed è isolato dalla città da una o due porte. In questi edifici venivano ospitate da benefattori delle povere e anziane beghine. Costoro costituivano un movimento religioso composto da donne e il loro successo, secondo l'opinione di alcuni storici, era motivato dalla sproporzione nel numero di donne rispetto a quello degli uomini, che si era venuto a creare a causa delle guerre, che causavano la morte di molti uomini. Molte donne non avevano pertanto altra scelta se non quella di unirsi e godere dell'aiuto di qualche ricco benefattore.