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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Quattrocento: Ambrosius GanderPITTORI: Ambrosius Gander
Agostino allo scrittoio
GANDER AMBROSIUS
1441
Termeno, chiesa di San Giacomo a Castelrotto
Agostino allo scrittoio
Fra gli affreschi quattrocenteschi realizzati da Ambrosius Gander nella chiesa di San Giacomo sulla collina di Castelrotto a Termeno in Alto Adige, troviamo la serie dei quattro Dottori della Chiesa fra cui questo sant'Agostino. Il santo è stato raffigurato nel suo studiolo, seduto alla scrivania intento a leggere un libro aperto. Indossa una veste azzurra con in capo una mitra chiara circondata dal nimbo dei santi.
Il pittore Ambrosius Gander è un artista tardo-gotico altoatesino che gestiva un laboratorio, come appare nelle liste fiscali del 1455 a Merano.
Il suo stile segna un passaggio dal tardo gotico al rinascimento in Alto Adige. Nelle sue composizioni è abbastanza evidente l'influenza dell'arte italiana e supera lo stile della scuola di pittura della Pusteria raggruppata attorno a Hans von Bruneck, di cui fu allievo.
La chiesa di San Giacomo fu probabilmente costruita nell'XI secolo. Nel 1214 viene menzionata per la prima volta in documenti. Secondo le leggende l'edificio è stato costruito sui resti di un tempio di Iside. All'inizio del XIII secolo probabilemnte le sue pareti avevano già dipinti affreschi tardo romanici. Si trovano ancora oggi nell'abside e sulla parete sinistra della sala dell'abside. Qui è possibile vedere alcune figure umano-animali che rappresentano i demoni. Inoltre ci sono i Dodici Apostoli e Gesù Cristo con i quattro evangelisti. La navata è decorata in modo molto vistoso con gli affreschi gotici di Ambrosius Gander. Un suo affresco mostra, curiosamente, la cosiddetta "leggenda del pollo".
Ambrosius Gander
Apprendista e studente di Hans von Bruneck, ha svolto la sua attività artistica affrescando numerose chiese in varie località dell'Alto Adige. La sua presenza è rilevabile fino al 1475 circa.
Ambrosius Gander dipinse la sagrestia, la cosiddetta cappella di Koburger, di San Martino a Gufidaun e creò un ciclo di affreschi nella chiesa di San Giacomo a Termeno, dove onorò il suo maestro con un'iscrizione. Sono noti suoi affreschi anche a Mühlbach nella chiesa parrocchiale di sant'Elena. Nella chiesa dell'ospedale di Merano è conservato una sua crocifissione con la Vergine e santi.