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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Quattrocento: Maestro di Santa GudulaPITTORI: Maestro di Santa Gudula
La pala d'altare chiusa con i quattro Dottori della Chiesa
MAESTRO DI SANTA GUDULA
1480-1485
Barnard Castle, The Bowes Museum
Agostino cardioforo vescovo e Dottore della Chiesa
Questo pannello che raffigura sant'Agostino fa parte di una grande pala d'altare che è stata restaurata recentemente ed esposta nelle sale del Bowes Museum al Barnard Castle.
Sugli altri tre pannelli sono raffigurati i restanti Padri Latini occidentali della Chiesa: Ambrogio, Girolamo e Gregorio Magno papa.
La pala, che risale al Quattrocento, è nota anche come Pala della Passione, poichè aprendo i pannelli si rivelano le scene scolpite in legno della Passione di Cristo.
Complessivamente la pala è composta da ben dodici dipinti attribuiti al Maestro di santa Gudula. Ogni pannello è dipinto fronte e retro in questa sequenza: L'agonia nell'Orto dei Getsemani con San Girolamo; Cristo da Pilato con San Gregorio; La Resurrezione con Sant'Ambrogio, il Cristo risorto con Sant'Agostino). Altri due pannelli posti superiormente illustrano le scene di Dio Padre con Sant'Antonio e l'Adorazione Magi con la Famiglia di Zebedeo.
Le immagini sono state dipinte ad olio su tavola nel 1480 e non sono state visibili a lungo, per la necessità di sottoporli a un restauro.
I dipinti di questo autore, un artista fiammingo del Quattrocento, sono piuttosto rari nel Regno Unito. Il Maestro di santa Gudula o della vista di santa Gudula è così chiamato per il soggetto della sua opera più famosa, Il Sermone parrocchiale, ora al Museo del Louvre, a Parigi, che mostra la Cattedrale di santa Gudule a Bruxelles sullo sfondo. L'artista è stato decisamente influenzato dal pittore di Bruxelles Rogier Van der Weyden (1399-1464).
La pala d'altare ha una struttura complessa e incorpora un prezioso insieme di figure scolpite dagli artisti della celebre Corporazione degli Scultori di Bruxelles. Queste figure sono state riunite con le incisioni nella pala d'altare.
Non è noto da quale chiesa giunga questa pala d'altar. Fu acquistato da John e Joséphine Bowes dal loro fornitore di mobili Monbro nel 1859 e probabilmente i fondatori del Museo attuale potrebbero averlo acquistato per abbellire una cappella che progettavano di costruire per loro uso personale.
Maestro di Santa Gúdula
Questo maestro fiammingo noto anche come Maestro della Vista di Santa Gúdula, è documentato a Bruxelles fra il 1470 e il 1490. Fu lo storico Friedländer, nel 1926, ad assegnare a questo artista senza nome un'opera del Muséo del Louvre dal titolo Il sermone pastorale, che raffigura una predicazione. Per identificare l'artista si utilizzò il nome della chiesa di Santa Gudula a Bruxelles, che è stata dipinta nella parte inferiore della tavola. Lo stile di questo autore risente delle composizioni di Jan van Eyck e Rogier van der Weyden, soprattutto nel carattere espressivo con cui egli articola le sue figure, che riflettono i legami con la pittura tedesca.
Le sue opere si distinguono per la precisione dei dettagli, l'accentuazione dei contorni degli abiti, i volti e i loro gesti. Le sue tavole sono ricche di costruzioni architettoniche, principalmente in stile gotico. Tra i dipinti che gli sono stati attribuiti figurano il "Vestire l'ignudo" al Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid; "La liberazione dei prigionieri" al Museo di Cluny a Parigi; due tavole con le opere di misericordia e il Ritratto di un giovane alla National Gallery di Londra. Si ritiene che abbia gestito un prestigioso laboratorio ricco di commissioni e di assistenti.