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PITTORI: Jacquemart de Hesdin

Trinità e Dottori della Chiesa

Trinità e Dottori della Chiesa

 

 

JACQUEMART DE HESDIN

1400-1410

Londra, British Library, ms. Harley 4381, f. 3r

 

Trinità e Dottori della Chiesa

 

 

 

Jacquemart de Hesdin o un suo seguace è l'autore di questa miniatura a pagina intera (41cm x 30,5) che raffigura su vari livelli la Trinità, la Natività, san Pietro, san Paolo e i Dottori della Chiesa. Il codice cui appartiene costituisce il primo volume di una Bibbia scritta in francese che venne realizzata per il duca Jean de Berry (1340-1416). L'opera è conservata a Londra, nella British Library, con la segnatura ms. Harley 4381. L'apparato decorativo del manoscritto, il cui testo fu trascritto da Regnault de Montet dalla traduzione di Guyart des Moulins, è stato realizzato da tre artisti e precisamente il Maestro Revenelle, il Maestro Virgilio e Jacquemart de Hesdin o bottega. A quest'ultimo è attribuita la miniatura all'inizio della Genesi.

In questa immagine il tipico realismo della pittura fiamminga viene affinato da Jacquemart grazie allo studio di Jean Pucelle e degli italiani, che gli permise di sviluppare uno stile proprio nella resa del modellato e dello spazio. La struttura compositiva è complessa e raffigura al centro la Vergine incoronata, circondata da archi celesti nel cui mezzo due serafini sostengono una scritta che riprota le tre virtù teologali della fede, speranza e carità. A un livello superiore la scena arricchisce della raffigurazione della Natività e della Trinità. Separati entro nicchie sono infine raffigurati san Pietro e san Paolo, assieme ai Dottori della Chiesa. L'immagine di Agostino si trova a destra, fra Paolo e Ambrogio, ed è riconoscibile per il cartiglio che regge fra le mani dove sta scritto AUGUSTINUS. Nella semipagina inferiore sono raffigurate alcune arti liberali a famosi filosofi dell'antichità. Agostino è dipinto come vescovo, con tutti i suoi attributi episcopali, seduto su una sedia. Il suo volto ha un aspetto giovanile.

 

 

Jacquemart de Hesdin

Noto anche come de Esdin, Esdun, Oudain, Odin, Hodin, questo miniatore e pittore fiammingo nacque verso il 1348. Assieme a vari altri artisti fiamminghi si trasferì in Francia per lavorare al servizio della famiglia reale. La sua attività si svolse a Bourges, alla corte di Jean de Berry, suo unico mecenate e committente. Al 1384 risale il primo pagamento per le sue prestazioni, che continuerà salariato regolarmente fino al 1414. Grazie agli inventari della biblioteca del duca è stato possibile in parte riconoscere le sue opere. Oltre a due "libri d'ore" l'inventario del 1402 attesta la sua partecipazione alle Très Belles Heures du Jean de Berry con la decorazione delle ore della Vergine e della Passion. Un successivo inventario del 1413 documenta un suo importante intervento nelle Grandes Heures de Jean de Berry, codice decorato nel 1409 originariamente con 17 miniature a pagina intera. Analisi comparative vedono suoi interventi anche nella decorazione delle Petites Heures de Jean de Berry. Collaborò con André Beauneveu alla decorazione del Psautier de Jean de Berry. Jacquemart collaborò verso il 1385-1394 alla stesura della Bibbia di Papa Clemente VII, donata all'antipapa dal duca di Berry e da sua moglie Jeanne de Boulogne. Non si hanno più notizie di lui dopo il 1413.