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PITTORI: Maestro austriaco

Agostino allo scrittoio

Agostino allo scrittoio

 

 

MAESTRO AUSTRIACO

1490-1500

Kremsmünster, Pinacoteca dell'Abbazia benedettina

 

Agostino allo scrittoio

 

 

 

Alla fine del Quattrocento risale questa tavola dipinta a tempera con l'immagine di sant'Agostino. L'opera fa parte di un insieme di quattro pannelli con i Padri della Chiesa e gli evangelisti, che costituivano probabilmente i pannelli laterali di un altare. La tavola delle dimensioni 80x47 cm ci presenta un Agostino nimbato nel suo studio intento a redigere un testo su un libro. Alle sue spalle notiamo uno scrittoio con un'antina aperta e un grosso libro chiuso deposto sul ripiano. Il santo è seduto su una sedia molto elegante e indossa i paramenti episcopali con la mitra in testa. Il suo volto ha un aspetto piuttosto giovanile, senza barba e con lo sguardo trasognato. Con la mano sinistra regge un libro aperto aiutato da un angioletto riccioluto che lo aiuto. Con la mano destra sta intingendo la penna nel calamaio per dotarsi dell'inchiostro necessario a completare la scrittura che sta eseguendo sulla pagina del libro. L'angioletto dai capelli biondi lo sta fissando con molta attenzione. Il panneggio dell'abito del vescovo è ben curato. la tavola è conservata nell'abbazia di Kremsmünster nell'Alta Austria, dove è custodito il cosiddetto Calice di Tassilone, l'opera d'arte più famosa e preziosa del tesoro dell'abbazia. Esso fu donato da Tassilone III di Baviera e dalla sua consorte Liutberga verso il 780, presumibilmente in occasione della fondazione dell'abbazia nel 777.

La chiesa abbaziale venne dedicata al Salvatore e solo successivamente fu aggiunta la dedicazione di sant'Agapito di Palestrina. Distrutta più volte da incendi, la chiesa abbaziale nel 1232 fu ricostruita nella sua forma dell'attuale. Nel 1277 l'abate Friedrich von Aich a 500 anni di distanza dalla fondazione consacrò la navata centrale, ma prima del completamento della chiesa gotica con le sue torri trascorsero altri duecento anni. La chiesa fin dall'inizio del Seicento subì varie fasi di trasformazione in stile barocco che la modificarono profondamente. L'abate Anton Wolfradt ristrutturò il coro, mentre a partire dal 1670 l'edificio fu sottoposto a lavori di ristrutturazione in stile barocco sotto la direzione di Carlone, di Giovanni Battista Colomba e di Giovanni Battista Barberini (1625-1691).

La decorazione interna ad affresco, che presenta scene dell'Antico Testamento, fu eseguita dai fratelli Grabenberger di Krems, tra i quali si distinse particolarmente Michael Christoph.