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PITTORI:  de' Landi Neroccio

Madonna con Bambino tra sant'Agostino e un santo

Madonna con Bambino tra sant'Agostino e un santo

 

 

DE' LANDI NEROCCIO

1475-1499

Champaign, Krannert Art Museum, University of Illinois

 

Madonna con Bambino tra sant'Agostino e un santo

 

 

 

Il dipinto ha per soggetto la Madonna che regge in braccio il Bambino attorniata da sant'Agostino a sinistra e da un altro santo a destra. Realizzato con la tecnica a tavola il quadro misura cm 51,5 in altezza e 38 cm in larghezza.

La bibliografia attribuisce l'opera a Neroccio de' Landi, un pittore senese del primo Rinascimento, che la realizzò probabilmente nell'ultimo quarto di secolo fra il 1475 e il 1499. Attualmente il dipinto è conservato a Champaign nello Stato dell'Illinois al Krannert Art Museum della University of Illinois. In precedenza l'opera, segnalata prima del 1938, era collocata a Vienna nelle E. & A. Silberman Galleries.

La Vergine ha un'espressione molto giovanile e materna, tutta raccolta verso il Bambino che, nudo, se ne sta ritto in piedi con riccioli graziosi che gli coprono la testa. Agostino, a sinistra, indossa i paramenti episcopali, in testa ha la mitra con il cerchio nimbato dei santi ed impugna con la mano destra il bastone pastorale. Il suo, di persona matura, ha lo sguardo rivolto verso la Vergine con una espressione compita e serena. Il volto è ricoperto da una fitta barba riccioluta.

 

 

Neroccio di Bartolomeo de' Landi

Neroccio nasce a Siena nel 1447 ed è ricordato come uno dei primi pittori del primo Rinascimento in questa città. Allievo di Vecchietta, entrò successivamente nella bottega di Francesco di Giorgio. Fra le sue prime composizioni ricordiamo alcune scene della vita di San Benedetto, ora agli Uffizi, che probabilmente realizzò in collaborazione con Francesco di Giorgio, e una Madonna col Bambino tra San Girolamo e San Bernardo, che si trova nella Pinacoteca di Siena.

Al 1472 risale una tavola con una Assunzione che dipinse per l'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, mentre nel 1475 scolpì una statua di santa Caterina da Siena per la chiesa a lei intitolata nella sua città natale. Acuto osservatore e curioso delle novità stilistiche, Neroccio si accostò alle novità introdotte a Siena da Liberale da Verona e Gerolamo da Cremona, subendo con maggior intensità l'influenza di Francesco di Giorgio. Nel 1475 si staccò dal maestro e avviò il lavoro in proprio. Nel 1483 realizzò il mosaico della Sibilla Ellespontica per la pavimentazione della Cattedrale di Siena e nel 1485 pose mano alla tomba in marmo per il Vescovo di Pienza Tommaso del Testa Piccolomini nella stessa cattedrale. Ancora nel 1487 realizza la statua di santa Caterina d'Alessandria per la Cappella di san Giovanni Battista nella cattedrale senese. Sul finire del Quattrocento dipinse una pala d'altare per la pieve della Santissima Annunziata a Montisi e, per la famiglia Piccolomini realizzò la figura di Claudia Quinta che ora si trova alla National Gallery di Londra. Molte delle sue opere, le più conosciute, risalgono all'ultimo periodo della sua produzione e presentano spesso per soggetto la Vergine con il Bambino e Santi. Queste opere sono oggi distribuite e conservate in collezioni pubbliche e private, fra cui ricordiamo quella al Museo Horne di Firenze, quella al Museo di Villa Cagnola a Gazzada Schianno e infine quella della collezione Chigi Saracini ora proprietà del Monte dei Paschi di Siena. Neroccio si spense nella città natale nell'anno 1500.