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PITTORI: Liberale da Verona

Sant'Antonio da Padova tra sant'Agostino, san Nicola di Bari, santa Caterina d'Alessandria e santa martire

Sant'Antonio da Padova tra sant'Agostino, san Nicola di Bari,

santa Caterina d'Alessandria e santa martire

 

 

LIBERALE DA VERONA

1476-1529

Verona, chiesa di S. Fermo Maggiore

 

Sant'Antonio da Padova tra sant'Agostino, san Nicola di Bari, santa Caterina d'Alessandria e santa martire

 

 

 

Il dipinto ha una struttura compositiva complessa dove il soggetto principale è sant'Antonio da Padova che se ne sta ritto in piedi sopra una predella. Attorno a lui troviamo una serie di altri santi tra cui si possono riconoscere sant'Agostino, san Nicola di Bari, santa Caterina d'Alessandria e una santa martire.

Agostino è stato raffigurato nella sua classica iconografia che lo ritrae come vescovo e Dottore della Chiesa. Impugna con la mano destra il bastone pastorale, mentre con la sinistra regge un libro. In testa porta la mitra episcopale. Il viso è di persona matura con una foltissima barba. Realizzata con la tecnica della tavola, l'opera è stata realizzata da Liberale da Verona dopo il suo ritorno nella città natale tra il 1485 e il 1529.

La tavola si trova nella cappella di sant'Antonio nella chiesa di san Fermo Maggiore a Verona. La chiesa inferiore fu eretta tra il 1065 e il 1143 sui resti di un precedente edificio del V secolo dedicato ai Santi Fermo e Rustico che erano stati martirizzati in questo luogo. La chiesa superiore fu eretta nel primo Trecento dai frati francescani, che lasciarono intatta la romanica chiesa inferiore e conferirono alla superiore l'attuale stile gotico. in questa chiesa sono conservati dipinti e sculture che vanno dal Duecento al Seicento, tra cui un affresco mutilo con angeli musicanti di Stefano da Verona, vari dipinti di Domenico Brusasorci, l'affresco della Crocifissione del Turone, oltre a opere di Francesco Torbido, Battista del Moro, Liberale da Verona e Alessandro Turchi detto l'Orbetto.

 

 

 

Liberale da Verona

Pittore e miniatore, Liberale da Verona nacque in questa città nel 1445 circa.

Da giovane apprese l'arte della miniatura non si sa da quale maestro: di certo il suo primo maestro di disegno fu il frate olivetano Sebastiano da Rovigno, che operava in Santa Maria in Organo. Nel 1466 Liberale si trasferì a Monte Oliveto Maggiore al seguito del maestro, dove miniò i corali del monastero (1467-1469) ed eseguì numerose miniature, alcune delle quali (1470-1476) sono conservate nella Biblioteca Piccolomini di Siena, ove si riscontrano scambievoli influenze con Gerolamo da Cremona e la scuola senese.

Il suo stile influenzò l'opera di alcuni pittori senesi quali Matteo di Giovanni e Francesco di Giorgio Martini. Ritornò a Verona verso il 1482, dove aprì una propria bottega ed ebbe vari allievi, fra cui Giovan Francesco Caroto, che divenne il suo erede. A Verona, dipinse, fra l'altro, la cappella Bonaversi in santa Anastasia.

Tra i suoi dipinti di notevole importanza è il S. Sebastiano a Brera (in origine in S. Domenico ad Ancona), che rivela la conoscenza di Antonello da Messina. Nell'Adorazione dei Magi, conservato nel duomo di Verona, alcuni critici vi hanno riconosciuto un influsso nordico renano. Morì a Verona nel 1530.