MAESTRO DI LIGNERA

1480 circa

Saliceto, chiesa di S. Martino a Lignera

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

L'affresco che raffigura i Padri della Chiesa si trova in una volta della  chiesa di S. Martino, al cui interno sono presenti affreschi soprattutto sulla parete del presbiterio e dell'abside. Probabilmente era dipinta anche la navata centrale.

Agostino è stato raffigurato con gli altri Dottori della Chiesa e l'artista lo ha dipinto seduto ad uno scrittoio con davanti alcuni libri chiusi, vestito da vescovo. Dall'abito episcopale emerge con chiarezza una parte della nera tonaca dei monaci agostiniani: un particolare che rivela l'urgenza di questi monaci di ribadire l'appartenenza del santo all'Ordine degli eremitani agostiniani di cui veniva considerato il fondatore.

Non è noto chi ne sia l'autore, che viene abitualmente definito come maestro di Lignera. Egli appartiene a un gruppo di artisti di un certo rilievo che lavorarono nel Quattrocento a Saliceto fra cui va menzionato per la sua personalità sicuramente il cosiddetto "Maestro di S. Agostino di Saliceto", a cui fa capo la serie di affreschi nell'ex confraternita di S. Agostino e nella cappella dei SS. Gervasio e Protasio di Saliceto. Sempre al Maestro di Saliceto è stato attribuito un polittico con il Martirio di S. Sebastiano tra i SS. Giovanni Battista e Bernardino conservato al Museo di Belle Arti di Budapest, che rivela una fattura più raffinata ed è forse più antico rispetto agli altri affreschi conservati a Saliceto. Il Maestro di Saliceto è pienamente inserito nella tradizione definita da Antonio monregalese e trova affinità con Segurano Cigna e anche col Mazzucco, ma soprattutto col Maestro di Lignera autore del ciclo d'affreschi nel S. Martino di Lignera.

Quest'ultimo edificio sacro è una cappella medioevale che si trova nel paese di Lignera, una frazione di Saliceto. L'edificio, realizzato in pietra arenaria, possiede una elegante torre campanaria a forma quadrata, come i modelli contemporanei della scuola Lombarda in stile romanico. Il complesso di S. Martino fu edificato nel XII secolo dai frati benedettini, con una icnografia quadrangolare e l'abside rivolta ad est, secondo la consuetudine dell'epoca. La facciata a capanna è divisa in tre parti con quella centrale sopraelevata rispetto ai due corpi laterali. La chiesa venne ampliata nel Seicento. La chiesa in origine non aveva un campanile e i monaci radunavano i fedeli con il suono del corno.