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PITTORI: Jacopo Loschi

Triplice incoronazione di san Nicola da Tolentino con Agostino, la Vergine e Iddio Padre di Jacopo Loschi al Civico Museo di Carpi

Triplice incoronazione di san Nicola da Tolentino con Agostino, la Vergine e Iddio Padre

 

 

JACOPO LOSCHI

1495

Carpi, Museo Civico Giulio Ferrari

 

Triplice incoronazione di san Nicola da Tolentino con Agostino, la Vergine e Iddio Padre

 

 

 

La tavola, che si conserva a Carpi presso il  Museo Civico Giulio Ferrari, raffigura la triplice incoronazione di san Nicola da Tolentino con Agostino, la Vergine e Iddio Padre. La tavola è di piccole dimensioni, solo 46 x33 cm e riporta l'iscrizione: "INVENI GRATIAM CORAM OCULIS DOMINI. Il soggetto dell'opera di Jacopo Loschi esprime l'interesse che sorse nel Quattrocento per il culto di san Nicola da Tolentino. A Carpi questo genere di devozione venne promossa da una confraternita costituitasi verso 1495. Nella architettura compositiva ideata dall'autore, che risente dell'influsso di altri modelli precedenti, san Nicola da Tolentino campeggia al centro della scena, mentre sta per essere incoronato dal Padre Eterno, dalla Vergine e da sant'Agostino. Un aspetto interessante è il trionfo del santo sulle insidie del mondo, raffigurato da un globo con l'immagine tolemaica della terra. Ai lati di fra Nicola, a destra e a sinistra, sono raffigurati i membri incappucciati della confraternita con un gruppo di suore. Negli angoli superiori, entro due tondi opposti, possiamo vedere l'episodio della Annunciazione. Quest'opera viene tradizionalmente attribuita a Bernardino Loschi, in considerazione dell'analogia con un affresco di simile soggetto che dipinse nella chiesa di san Nicola da Tolentino. Tuttavia appare sempre più plausibile che l'attribuzione della tavola vada riferita piuttosto al padre Jacopo, per i parallelismi stilistici con le sue opere conservate nella Galleria Nazionale di Parma. In particolare il confronto è emblematico nel caso della Annunciazione, come il raffronto con altra Annunciazione che realizzò nel 1471 per la chiesa di sant'Agostino a Parma.

Agostino appare in alto a sinistra nelle vesti episcopali con in testa la mitra entro una specie di mandorla. Il santo indossa la nera tunica dei monaci agostiniani in ossequio a una inveterata abitudine diffusa fra l'Ordine agostiniano che voleva Agostino autentico fondatore dell'Ordine stesso.

 

 

Jacopo Loschi

Nacque a Parma nel 1425. La sua prima opera documentata risale al 1457. In quell'anno dipinse alcuni affreschi nella chiesa di San Francesco del Prato a Parma assieme a suo suocero Bartolino de' Grossi. Verso il 1460 lavorò per il Duomo di Parma dove realizzò due pale per gli altari di San Bernardo e di sant'Agata e una pace con il Sepolcro di Cristo. Tutte queste opere come gli affreschi in san Francesco sono andate perse. Tra il 1487 e il 1488 lo troviamo al lavoro presso i frati del convento di san Giovanni Evangelista. Nel 1496 si è già trasferito a Carpi, dove rimase fino alla morte nel 1504. Parecchie sue opere sono visitabili nella Galleria Nazionale di Parma. Tra queste è interessante una pala d'altare con la Madonna, il Bambino, angeli e Eterno benedicente che risale al 1471 e che fu realizzata per la chiesa di sant'Agostino. Notevole si presenta anche il trittico con la Visitazione tra i santi Ilario e Girolamo, così come due affreschi del 1470 che rappresentano una Madonna col Bambino e angeli fra i santi Sebastiano e Rocco, una lunetta con Cristo in pietà, e Madonna col Bambino fra i santi Girolamo e Giovanni Battista provenienti dall’oratorio di San Girolamo. Suo figlio Bernardino fu anch'egli un pittore, attivo sia a Parma che a Carpi.