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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Quattrocento: Maestro dell'altare di san BartolomeoPITTORI: Maestro dell'altare di san Bartolomeo
Battesimo di Cristo con Agostino e altri tredici santi ausiliatori
MAESTRO DELL'ALTARE DI SAN BARTOLOMEO
1486-1497
Washington, National Gallery of Art
Battesimo di Cristo con Agostino e altri tredici santi ausiliatori
La tavola proviene da Arnhem, probabilmente dalla chiesa di san Giovanni Giovanni Battista. Questa chiesa fu edificata intorno al 1200 e fu utilizzata dalla Commenda di San Giovanni, un gruppo di cavalieri ospedalieri. Nel 1806 la chiesa fu ceduta al comune di Arnhem per 30.000 fiorini e siccome era in condizioni deplorevoli per ospitare la chiesa riformata, fu demolita nel 1817 e al suo posto venne eretta l'attuale Koepelkerk.
La tavola è costituita da quattro pannelli e ancora nel 1905 riportava un monogramma falso di Luca di Leida. Oggi la tavola viene attribuita a quello che viene indicato come Maestro dell'altare di san Bartolomeo, il cui nome deriva dal polittico che questo artista realizzò fra il 1505 e il 1510 per la Certosa di Colonia. L'originaria destinazione per la chiesa di san Giovanni deriva dal fatto che un cartiglio apposto dietro l'opera avvisa che il dipinto proviene dalla città olandese di Arnhem. Su questa base è stato ipotizzato che l'opera sia stata commissionata da Johan van Hatstein rettore dell'Ordine di san Giovanni dal 1486 al 1497.
La tavola è pervenuta al Museo di Washington nel 1961 in seguito alla distribuzione dello straordinario patrimonio artistico di Samuel Kress a varie istituzioni statunitensi fra il 1929 e il 1961.
La tavola dal fondo dorato ha come soggetto centrale il battesimo di Gesù ad opera di Giovanni Battista. La scena si svolge nel fiume Giordano, nelle cui acque sono immersi sia Gesù che Giovanni. Il battesimo avviene sotto lo sguardo vigile e attento di Dio Padre che assiste dall'alto di una nuvola. Ai suoi lati si affollano ben quattordici santi ausiliatori, che il pittore ha collocato in uno spazio separato dalla terra, oltre le nuvole che si frappongono ai due mondi.
L'eterno Padre in un certo senso presiede al sacramento del battesimo e indossa un manipolo sul polso sinistro, mentre si svolge un cartiglio.
Tra le sue volute vola la colomba dello Spirito Santo e si può leggere: "Hic est Filius meus dilectus in quo michi con(p)licui", cioè "Ecco il mio figlio prediletto in cui mi sono compiaciuto".
I vari santi sono riconoscibili grazie ai loro specifici attributi iconografici: da sinistra troviamo Dorotea, Cristoforo, Andrea, Gerolamo, Caterina d'Alessandria, Agostino, Agnese.
Proseguendo verso la parte destra seguono poi Francesco d'Assisi, Lucia, Elisabetta d'Ungheria, Antonio abate, Apollonia, Maria Maddalena e Giorgio.
Agostino indossa i paramenti episcopali con in testa la mitra e nelle mani il bastone pastorale. Un fermaglio chiude il suo piviale e raffigura il Trono di Grazia. Nella mano destra inguantata Agostino regge un cuore fiammante trafitto da una freccia.
Nihilominus asserunt nonnulli viri grave (forsitan inducti verbis hisce Augustini, sagittaveras tu Domine caritate tua cor meum etc.) non tantum spirituali vulnere seu tralaticio, verum etiam arcanis sacrorum vulnerum Iesu Christi stigmatis sanctum Augustini cor fuisse.
CORNELIUS LANCELOTZ, Sancti Aurelii Augustini Hipponensis episcopi et S. R. E. doctoris vita (Anversa 1616)
Maestro dell'altare di san Bartolomeo
Questo pittore nato nei Paesi Bassi, si trasferì a Colonia verso il 1475, dove operò attivamente per alcuni decenni.