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PITTORI: Maestro della Passione

Sant'Agostino e il bambino sulla spiaggia

Sant'Agostino e il bambino sulla spiaggia

 

 

MAESTRO DELLA PASSIONE

1440-1460

Parigi, Museo del Louvre, Collection d'Estampes Edmond de Rothschild

 

Sant'Agostino e il bambino sulla spiaggia

 

 

 

L'immagine qui riprodotta è conservata a Parigi al Museo del Louvre presso la Collection d'Estampes Edmond de Rothschild. La scena raffigura un classico episodio leggendario della iconografia agostiniana che si è andato affermando dal Quattrocento in poi. La struttura della scena esprime in forma allegorica il desiderio di Agostino di conoscere il mistero della Trinità. Agostino, in abiti episcopali e con il nimbo dei santi attorno al capo, è in piedi sulla sponda di un corso d'acqua su cui si affaccia una città con le sue case, i suoi palazzi e le sue torri.

Una folta e sproporzionata vegetazione riempie gli spazi dell'orizzonte. Davanti a lui siede un bambino, che raccoglie acqua da un ruscelletto e inutilmente cerca di riempire una minuscola buca con l'aiuto di un cucchiaio. La buca in realtà non riesce a contenere tutta l'acqua che il bambino con il nimbo in testa cerca di versarvi.

L'episodio descrive una leggenda che è abbastanza nota: Agostino, grande indagatore del problema della Trinità, un giorno passeggiava per una spiaggia quando incontrò un bambino-angelo che con un secchiello prendeva dell'acqua di mare e la versava in una piccola cavità nella sabbia. Alla domanda del Santo su che cosa stesse facendo, il bambino avrebbe risposto che voleva porre tutto il mare dentro quel buco. Quando il Santo gli fece notare che ciò era impossibile, il bambino avrebbe replicato che così come non era possibile versare tutto il mare dentro la buca allo stesso modo era impossibile che i misteri di Dio e della SS. Trinità entrassero nella sua piccola testa di uomo. Ciò detto sparì, lasciando il grande filosofo nell'angoscia più completa.

Secondo il parere di alcuni studiosi di parabole e leggende la narrazione potrebbe essere considerata un sogno effettivamente fantasticato dal Santo. Altri aggiungono che forse il colloquio non si sarebbe svolto esattamente come è stato raccontato, perché, prima di sparire, il Santo aveva potuto a sua volta replicare che la risposta non lo convinceva, in quanto - avrebbe obiettato - il mare e i misteri di Dio sono due realtà assai diverse. Pur impossibile, sarebbe stato teoricamente verosimile immaginare il versamento del mare in una buca e allora allo stesso modo si sarebbe potuto supporre che i misteri divini avrebbero potuto entrare in un cervello umano adatto allo scopo e se l'uomo non aveva ricevuto una mente con tali qualità la colpa sarebbe da imputare a Dio, che non aveva appunto voluto che i suoi misteri fossero concepiti dall'uomo, per lasciarlo nell'ignoranza e nel dubbio più atroci.

"Perché Dio non vuole essere capito?" avrebbe domandato il Santo al pargolo divenuto improvvisamente pensieroso. "Te lo dimostro subito" rispose il bambino dopo un momento di perplessità e così, mentre parlava, con il secchiello divenuto improvvisamente grandissimo e mostruoso, in un sol colpo raccolse l'acqua del mare, prosciugandolo, e la pose nella buca, che si allargò a dismisura fino ad inghiottire il mondo. A quella vista il Santo si svegliò con le lacrime agli occhi e capì.

 

Autore dell'opera è ritenuto il cosiddetto Maestro della Passione di Darmstadt, un pittore tedesco sconosciuto che fu attivo a metà del XV secolo nella regione del medio Reno. Forse si può identificare con Friedrich Carbon. La denominazione di questo pittore origina da due pannelli che trattano temi della Passione: Cristo che porta la croce e la Crocifissione. Sono i frammenti superstiti di un altare ad ante scolpito verso il 1440 che attualmente sono conservati all'Hessisches Landesmuseum di Darmstadt. A questo stesso pittore viene attribuita anche la Crocifissione nella chiesa parrocchiale di Bad Orb, databile al 1450 circa, probabilmente parte centrale di un altare ad ante. I pannelli superstiti di quest'ultima opera sono conservati a Berlino e presentano sulla faccia anteriore l'Adorazione dei Magi e il Ritrovamento della croce, mentre sul dorso sono raffigurati a sinistra la Madonna col Bambino e un donatore, e a destra la Trinità.