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PITTORI: Mantegazza Cristoforo

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MANTEGAZZA CRISTOFORO

1470-1478

Certosa di Pavia, Basilica Chartusia Gratiarum, Lavabo

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Per la Certosa di Pavia Cristoforo Mantegazza realizzò le pietre lavorate per le pareti della navata, le terrecotte del piccolo chiostro, il Lavabo, i bassorilievi all'interno della Chiesa, le sculture del secondo ordine della facciata e il capitello pensile del grande chiostro al lato ovest con Gian Galeazzo Visconti che presenta la Certosa alla Vergine (1465-1474).

E' comunque arduo distinguere tra Cristoforo e Antonio nel corpo delle opere dovute alla loro bottega, che, con lievi differenze di qualità, esprimono la stessa visione stilistica. Con maggior coerenza e con più crudele intensità di tagli e squadri dell'Amadeo, i Mantegazza portarono al massimo grado di visionaria violenza la «interpretazione stratigrafica e lamellare dello stiacciato toscano», cioè la sua interpretazione in patetismo gotico; secondo la tipica situazione culturale nordica, cauta e tradizionalista.

Cristoforo lavorò alla Certosa di Pavia dal 1464 (l'anno successivo realizzò le terrecotte decorative del Chiostro Grande), mentre il fratello gli si affiancò nel 1472: ad ambedue venne affidata nel 1473 parte della decorazione scultoria della facciata, e insieme eseguirono anche il Compianto di Cristo del Capitolo della Certosa (circa 1478). Lo stile di Cristoforo, come risulta dalle opere a lui assegnate (Profeti e Santi del basamento esterno della Certosa; Pietà, Londra, Victoria and Albert Museum), è agitato e drammatico, vicino ai contemporanei esiti stilistici di Butinone e Zenale, mentre lo stile di Antonio, a cui vengono riferite le Storie dell'Antico Testamento (facciata della Certosa) e le Storie di Cristo (Museo della Certosa), è meno originale e intenso.

L'opera scultorea che ritrae sant'Agostino si trova nello strombo dello stipite destro del'entrata che porta al Lavabo e raffigura il santo nelle sue vesti episcopali, con la mitra in testa e una folta barba sul mento.

 

 

 

Cristoforo Mantegazza

Cristoforo Mantegazza (Pavia, intorno al 1430 - 1482) è stato uno scultore italiano attivo dal 1464. Fra le altre opere, collaborò dal 1472 insieme al fratello Antonio alla facciata della Certosa di Pavia, di cui esegui l'ornamentazione a rilievo dello zoccolo della parte sinistra, mentre l'Amadeo realizzava quella della parte destra. Nella facciata della Certosa di Pavia suo è il rilievo con la Cacciata dei Progenitori, in cui la composizione ad angoli acuti è sbilanciata, le espressioni stravolte dei progenitori derivano dall'arte ferrarese di Cosmè Tura e del primo Ercole de' Roberti.

Cristoforo, il maggiore dei due fratelli, nell'atto di morte del 1479 è registrato come cinquantenne. Le sue prime attestazioni note lo ricordano attivo come taglia pietra presso il duomo di Milano tra la fine del 1448 e il 1451. Quando morì Cristoforo lasciò la moglie Bianchina Armani e la figlia Costanza, nata all'incirca due o tre anni prima. Al fine di costituire un fondo in denaro per la piccola Costanza, nel giugno 1481 venne rogato un atto notarile. Esso riferisce che, dopo aver ricevuto nel 1474 l'appalto di metà dei lavori della facciata, Cristoforo e Antonio avevano rispettivamente suddiviso in quattro quarti i diritti su quell'impresa con gli altri due fratelli, gli orafi Giorgio e Giovanni.