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PITTORI: Ambrogio da Marliano

Agostino in trono benedice monaci agostiniani inginocchiati

Agostino in trono benedice monaci agostiniani inginocchiati

 

 

AMBROGIO DA MARLIANO

1461-1462

Londra, British Museum

 

Agostino in trono benedice monaci agostiniani inginocchiati

 

 

 

La miniatura costituisce un taglio da un graduale o da un codice proveniente dall'Italia del Nord, forse da Cremona. Viene datata al terzo quarto del Quattrocento. La decorazione viene attribuita ad Ambrogio da Marliano attivo a Milano e ivi documentato nel periodo 1461-146. La miniatura costituiva il capolettera I(n medio Ecclesiae aperuit os eius), che introduce alla festa del 28 agosto in onore di sant'Agostino. Istoriata in colori e oro, la decorazione, delle dimensioni in mm 230x175, mostra Agostino in trono che benedice una comunità di monaci agostiniani inginocchiati posizionati ai lati del trono. Le caratteristiche dei monaci e la tunica nera indossata da Agostino sotto l'abito episcopale, lasciano presagire che la committenza proviene dall'ambito dell'Ordine stesso e forse va identificata nel monastero di Cremona.

Agostino è seduto in trono e benedice con la mano destra leggermente alzata. Con la mano sinistra regge contro il petto un libro dalla copertina rossa. Sotto il piviale verde si nota la tunica nera con la cocolla che deborda sulle spalle del santo. Il testa Agostino porta la mitra circondata dal nimbo dei santi. Il suo volto ha un aspetto maturo e pensieroso con una elegante barba e capelli biodi arricciati.

 

 

Ambrogio da Marliano

Ambrogio Marliano o anche Ambrogio da Marliano fu un artista miniatore che studiò e si formò nella bottega di Cristoforo de Predis. Durante la sua carriera superò lo stile goticheggiante per intraprendere le nuove vie artistiche che stava suggerendo la nuova sensibilità rinascimentale. La sua formazione fu vissuta assieme ad altri giovani artisti, che lavoravano con de Predis, tra i quali ricordiamo Giovanni Pietro Birago, Elio Donato e Matteo da Milano.

Ambrogio Marliano caratterizzò la sua vena artistica soprattutto realizzando ornamentazione con fitti intrecci, ma non tralasciò l'aspetto umanistico nella realizzazione degli elementi più propriamente figurativi. Marliano lavorò in Lombardia al servizio della famiglia Sforza dopo il 1461. In particolare fu al servizio di Gian Galeazzo Maria Sforza, a cui ha miniato e decorato una importante edizione delle Bucoliche di Virgilio, conservata alla Biblioteca Nazionale Braidense. In quest'opera nel risguardo eseguì un ritratto giovanile del duca. Marliano miniò e decorò anche un Epistolarum Domenicanum, conservato alla collezione Paravicino-Engel di Basilea. Tra i manoscritti attribuiti alla mano di Marliano possiamo menzionare il Cutting from a Gradual or Antiphoner, datato intorno al 1460, che proviene da un convento agostiniano di Cremona, dove c'è la raffigurazione di Agostino in trono benedicente, qui raffigurata.