Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Cinquecento: Amanuense francese

PITTORI: Amanuense francese

Agostino monaco cardioforo

Agostino monaco cardioforo

 

 

AMANUENSE FRANCESE

1485-1495

New York, Pierpont Morgan Library MS H3

 

Agostino monaco cardioforo

 

 

 

Questa bella miniatura tardo quattrocentesca (1485-1495) che raffigura sant'Agostino vestito da monaco con un gran libro nella mano destra è conservata a New York, alla Pierpont Morgan Library, nel manoscritto denominato MS H3, fol. 180r un Libro delle Ore trascritto molto probabilmente a Parigi.

Nella mano sinistra Agostino regge un cuore dal colore rosso fiammante, un simbolo questo che avrà molta fortuna nella iconografia successiva del santo. il volto di Agostino è piuttosto giovanile dai tratti fanciulleschi con i capelli rasati a tonsura. Un'aureola gli cinge il capo. Lo sfondo del dipinto è semplice con una distinzione netta fra pavimento e muro dal coloro rosato con eleganti morivi floreali.

Nel libro nono delle Confessioni Agostino si esprime con queste parole: sagittaveras tu cor meum charitate tua, hai ferito il mio cuore - ricorda Agostino - con il tuo amore. Esse esprimono in forma poetica il grande amore che Agostino aveva per Dio. Un amore così grande da essere rappresentato simbolicamente con un cuore fiammante trafitto da una freccia. Questo tipo di rappresentazione godrà di grandissima fortuna iconografica dal 1600 in poi, tanto da essere un punto fermo nel logo che lo stesso Ordine Agostiniano adotterà per il suo Stemma Ufficiale. Il cuore è l'elemento caratteristico di questo tema iconografico: Agostino lo tiene in mano, talvolta è attraversato da una freccia, o anche viene offerto al Signore.

 

Tu stesso ci avevi folgorati con le frecce del tuo amore, e portavamo conficcati nel ventre gli arpioni delle tue parole e gli esempi dei tuoi servi, che da oscuri avevi reso splendidi e da morti, viventi. Bruciavano ammassati nel fondo della mente divorando la sua pesantezza e il torpore, per impedirci di scendere in basso, ed era un tale incendio che tutto il fiato soffiatoci contro dalle subdole lingue l'avrebbe ravvivato, non estinto. Tuttavia nel tuo nome, che hai reso sacro per tutta la terra, il nostro proponimento avrebbe certamente incontrato il plauso di alcuni, e quindi poteva sembrare ostentazione non aspettare quel poco che mancava alle vacanze, e congedarsi prima da un pubblico ufficio che era sotto gli occhi di tutti in modo da attirare sulle mie azioni l'attenzione universale. Così, se avessi dato l'impressione di non voler neppure attendere il termine tanto prossimo dei corsi, avrebbero molto chiacchierato, e sarebbe parso che volessi farmi notare. E a che pro favorire congetture e discussioni sui miei intenti e oltraggi al nostro bene?

AGOSTINO, Confessioni 9, 2, 3