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PITTORI: Friedrich Pacher

Agostino Dottore della Chiesa

Agostino Dottore della Chiesa

 

 

FRIEDRICH PACHER

1468

Lavanttal, Abbazia di San Paolo

 

Agostino Dottore della Chiesa

 

 

 

Friedrich Pacher è l'autore della serie di Dottori della Chiesa datati 1468 e dipinti a Lavanttal, nella Abbazia benedetina di S. Paolo. Questi affreschi sono situati nella volta della chiesa abbaziale di San Paolo, in Carinzia, e furono realizzati subito dopo la copertura architettonica. La critica non è concorde sull'attribuzione, ma l'orientamento generale tende a riconoscere l'autore in Michael Pacher e sua bottega. In particolare viene individuata la mano di Friedrich Pacher, probabilmente un fratello di Michael Pacher.

Fra i quattro Dottori compare anche Agostino, dal volto senza barba sia pure con una espressione matura, con la mitra e il piviale chiuso da un fermaglio. E' raffigurato a mezzo busto in una formella quadrilobata in coppia con Gregorio Magno. Come gli altri Dottori, Agostino è identificabile dall'iscrizione che volteggia sopra il suo capo e che riporta SANCTUS AAUGUSTINUS [con una strana doppia A]. Il santo mostra un aspetto giovanile che, in casi come questo, lo differenzia dall'altro vescovo, Ambrogio ben più anziano di lui.

 

Nel 1090, finito il periodo di disordini politici in Carinzia, causati dai contrasti tra l'arcivescovo Hartwig di Magdeburgo e l'imperatore Enrico IV, il conte di Spanheim inviò il proprio figlio dall'abate del monastero riformatore di Hirsau, Guglielmo, perché questi inviasse un gruppo di monaci per una nuova fondazione. Guglielmo di Hirsau assecondò la richiesta del conte e nominò Wezilo abate della futura abbazia. Nel 1091 alcuni frati benedettini si insediarono nella nuova fondazione. Oggi il monastero conserva una preziosa galleria d'arte con opere di Rubens, Holbein, Van Dyck e Kremser Schmidt. Vi si conservano splendidi lavori d'oreficeria medievali, raccolte di manoscritti e tesori del Rinascimento.

Nel 1782-1787 l'imperatore Giuseppe II sciolse il monastero e ha confiscato i suoi possedimenti. Nel 1809 tuttavia, grazie al principe-abate Dr. Berthold Rottler, vi ritornarono i monaci dell'Abbazia di San Biagio nella Foresta Nera, il cui convento era stato abolito. Nel 1940 l'abbazia fu chiusa un'altra volta dai nazionalsocialisti, ma i monaci vi ritornarono nel 1947. Oggi costituisce il più antico monastero ancora in attività dell'intera Carinzia. Nel 1641 l'abbazia faceva parte della Congregazione Salisburghese, che nel 1930 è stata assorbita nella Congregazione austriaca dell'Ordine benedettino.

 

 

Friedrich Pacher

Nasce a Novacella verso il 1440. Maestro di pittura a Brunico dal 1479, Friedrich proveniva da una famiglia altolocata che gli permise l'acquisizione di cariche ecclesiastiche e civili di buon livello. Ricoprì infatti la carica di prevosto dal 1489 al 1492 e di giudice civile dal 1503 al 1508. L'imperatore Massimiliano I d'Asburgo lo consultò due volte per una perizia di opere d'arte. Lavorò nella bottega di Michael Pacher, da cui derivò una forte impronta artistica. La collaborazione con Michael si concluse nel 1495, quando questi partì per Salisburgo. Verso il 1470, durante un soggiorno nell'Italia settentrionale, Friederich conobbe a Ferrara gli affreschi di palazzo Schifanoia e probabilmente a Venezia frequentò Vittore Carpaccio e Carlo Crivelli. Da queste esperienze trasse certi colori accesi e contrastanti e le fisionomie appuntite, dai gesti secchi, oltre che la conoscenza della prospettiva. Morì a Brunico nel 1508.