Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Quattrocento: Anonimo amanuense francese

PITTORI: Anonimo amanuense francese

Scene dalla vita di sant'Agostino

Scene dalla vita di sant'Agostino

 

 

ANONIMO AMANUENSE FRANCESE

XV secolo

ms RCA 22928 Fr 823

 

Scene dalla vita di sant'Agostino

 

 

 

 

Un anonimo amanuense di scuola francese ha realizzato per il manoscritto RCA 22928 Fr 823 un insieme di quattro scene tratte dalla vita di Agostino. Gli episodi descritti non sono di facile interpretazione: la prima pittura a sinistra in alto ci mostra Agostino seduto su un'alta sedia al suo tavolo di lavoro nel suo studio intento a scrivere. La scena a fianco è di difficile interpretazione: una persona, vestita di nero, è distesa su un letto da sola. Potrebbe essere la morte di Monica ad Ostia. La scena in basso a sinistra mostra invece un pellegrino che cerca di entrare da una porta della città che è presidiata da un angelo. L'ultima scena mostra una città turrita con diverse persone al suo interno. Potrebbe essere l'assedio di Ippona, ma mancano gli assalitori.

 

8. 1. Ma il beato Valerio, ormai vecchio, che più degli altri esultava e rendeva grazie a Dio per avergli concesso quello speciale beneficio, considerando quale sia l'animo umano, cominciò a temere che Agostino fosse richiesto come vescovo da qualche altra chiesa rimasta priva di pastore, e così gli fosse tolto. E ciò sarebbe già accaduto, se il vescovo, che era venuto a sapere la cosa, non lo avesse fatto trasferire in un luogo nascosto, sì che quelli che lo cercavano non riuscirono a trovarlo.

8. 2. Il santo vecchio, vieppiù timoroso e ben consapevole di essere ormai molto indebolito per le condizioni del corpo e per l'età, scrisse in modo riservato al primate di Africa, il vescovo di Cartagine: faceva presente la debolezza del corpo e il peso degli anni e chiedeva che Agostino fosse ordinato vescovo della chiesa d'Ippona, sì da essere non tanto suo successore sulla cattedra bensì vescovo insieme con lui. Di risposta ottenne ciò che desiderava e chiedeva insistentemente.

8. 3. Qualche tempo dopo, essendo venuto Megalio, vescovo di Calama e allora primate della Numidia, per visitare dietro sua richiesta la chiesa d'Ippona, Valerio, senza che alcuno se l'aspettasse, presenta la sua intenzione ai vescovi che allora si trovavano lì per caso, a tutto il clero d'Ippona ed a tutto il popolo. Tutti si rallegrarono per quanto avevano udito e a gran voce e col massimo entusiasmo chiesero che la cosa fosse messa subito in atto: invece il prete Agostino rifiutava di ricevere l'episcopato contro il costume della chiesa, mentre era ancora vivo il suo vescovo.

8. 4. Allora tutti si dettero a persuaderlo, dicendo che quel modo di procedere era d'uso comune e richiamando esempi di chiese africane e d'oltremare a lui che di tutto ciò era all'oscuro: infine, pressato e costretto, Agostino acconsentì e ricevette l'ordinazione alla dignità maggiore.

8. 5. Successivamente egli affermò a voce e scrisse che non avrebbe dovuto essere ordinato mentre era vivo il suo vescovo, perché questo era vietato dalla deliberazione di un concilio ecumenico, che egli aveva appreso soltanto dopo essere stato ordinato: perciò non volle che fosse fatto ad altri ciò che si doleva essere stato fatto a lui.

8. 6. Di conseguenza si adoperò perché da concili episcopali fosse deliberato che coloro che ordinavano dovevano far conoscere a coloro che dovevano essere ordinati o anche erano stati ordinati tutte le deliberazioni episcopali: e così fu fatto.

POSSIDIO, Vita di Agostino, 8, 1-6