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Sant'Agostino e il Bambino sulla spiaggia
ULRICH SCHREIER
1480
Vienna, Biblioteca Nazionale, Ink. 11.B.17/ III, f. 4r
Sant'Agostino e il Bambino sulla spiaggia
La miniatura realizzata da Ulrich Schreier venne aggiunta all'edizione a stampa dell'opera Summa theologica del vescovo di Firenze sant'Antonino, edita a Norimberga per i tipi di Anton Koberger.
L'immagine, che raffigura un celebre e leggendario episodio attribuito a sant'Agostino, decora il capolettera B[eatus es], incipit della terza parte della Summa di sant'Antonino Pierozzi (1389-1459) relativa allo stato coniugale. La miniatura propone tuttavia il tema trinitario e lo fa attraverso la visualizzazione dell'incontro tra Agostino e il Bambino sulla spiaggia. Sul cartiglio del santo si legge inoltre DE VITA CLERICORUM 1480, il che fa ipotizzare un utilizzo inopportuno di una miniatura che probabilmente era destinata ad altra collocazione. La scena mostra Agostino in abiti episcopali in piedi mentre incontra un bambino che sta giocando con l'acqua sulla riva del mare.
Questa leggenda sulla Trinità soppiantò ben presto la leggenda della Vedova che trattava dello stesso argomento della Trinità. L'origine di questa tematica iconografica non proverrebbe dalla agiografia medioevale ma piuttosto dalla predicazione. P. Antonio Iturbe Saìz, che ha studiato la genesi di questa leggenda, ha proposto una possibile ricostruzione della sua origine: nel secolo XIII si scrivevano "exempla" per i predicatori e in uno di questi apparve questa leggenda applicata a un professore di scolastica di Parigi con un fine chiaramente morale: criticare la alterigia e la superbia dei teologi. L'episodio descritto in questa leggenda è abbastanza noto: Agostino, grande indagatore del mistero della Trinità, un giorno passeggiava per una spiaggia quando incontrò un bambino-angelo che con un secchiello prendeva dell'acqua di mare e la versava in una piccola cavità nella sabbia. Alla domanda del Santo su che cosa stesse facendo, il bambino avrebbe risposto che voleva porre tutto il mare dentro quel buco. Quando il Santo gli fece notare che ciò era impossibile, il bambino avrebbe replicato che così come non era possibile versare tutto il mare dentro la buca allo stesso modo era impossibile che i misteri di Dio e della SS. Trinità entrassero nella sua piccola testa di uomo.
Ulrich Schreier
Nacque verso il 1430 e sappiamo che nel 1450 si iscrisse all'Università di Vienna. Miniaturista e illustratore di copertine, nel 1457 realizzò alcuni lavori per il monastero benedettino di Admont in Stiria. Successivamente Schreier preparò numerose opere su commissione dell'arcivescovo di Salisburgo Bernhard von Rohr, la cui biblioteca pervenne alla Biblioteca universitaria di Salisburgo come parte della Biblioteca della Corte Arcivescovile. Tra il 1481 e la fine della sua vita lavorativa nel 1490 lavorò soprattutto a Vienna. Schreier dirigeva un laboratorio nella seconda metà del Quattrocento produsse circa 200 stampe e manoscritti storici con decorazioni miniate. Morì verso il 1490.