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PITTORI: Amanuense romano

Sisto IV consegna il Mare Magnum a frati e monache agostiniani

Sisto IV consegna il Mare Magnum a frati e monache agostiniani

 

 

AMANUENSE ROMANO

1496

Bergamo, Biblioteca Mai

 

Sisto IV consegna il Mare Magnum a frati e monache agostiniani

 

 

 

La miniatura si trova nel libro manoscritto dei Privilegia fratrum eremitarum ordinis sancti Augustini, appartenenti alla Congregazione riformata della Osservanza di Lombardia, realizzato nel 1496 a Roma al foglio 14v.

L'incunabolo dalla segnatura "PRIVILEGIA Fratrum Eremitarum Ordinis Sancti Augustini Congreg. Obser. Lomb. Mare Magnum Noncupata" è di tipo membranaceo delle dimensioni di mm 215x155. Fu realizzato nel , anno 1496 e conserva la legatura originaria in pelle.

La scena raffigura papa Sisto IV mentre dal trono pontificio, accompagnato da un cardinale, consegna il Mare Magnum, una raccolta di lettere papali, a tre frati e due suore agostiniane.

In questa raccolta erano inseriti vari interventi papali a favore dell'Ordine agostiniano e in particolare della Congregazione dell'Osservanza di Lombardia.

Papa Sisto IV, con in testa la tiara, accoglie benevolmente i monaci che si presentano in ginocchio e in preghiera. Molto compite sono le due monache che osservano la consegna papale.

Sisto IV nacque nel 1414 a Pecorile (oggi Celle Ligure) vicino Savona (Imperiale) da una nobile famiglia savonese, figlio di Leonardo della Rovere e di Luchina Monteleoni, sotto la signoria di Sigismondo di Lussemburgo. Da giovane entrò nell'ordine francescano e studiò filosofia e teologia all'Università di Pavia. Si dedicò all'insegnamento in molte università italiane. Nel 1464 fu nominato ministro generale dei francescani e nel 1467 venne fatto cardinale da papa Paolo II. Eletto papa nel 1471 è il Sisto da cui prende il nome la Cappella Sistina che in seguito, durante il papato del nipote Giulio II, sarà affrescata da Michelangelo. Sisto IV annullò i decreti del Concilio di Costanza che affermavano la supremazia del concilio sullo stesso pontefice. Favorì il culto di Maria con l'istituzione della festa dell'Immacolata Concezione, della Visitazione e del Rosario. A Roma dimostrò capacità di amministratore, e amore per l'arte e la cultura: con una bolla del 15 giugno 1475 decise l'apertura al pubblico della Biblioteca Vaticana. Umanisti ed artisti, quali il Platina, che ebbe da lui l'incarico di scrivere le vite dei papi, e il prediletto Melozzo da Forlì, lavorarono accanto a molti altri, tra cui Pomponio Leto, che diede nuova vita all'Accademia Romana.

Nella scena del manoscritto, mentre con la sinistra consegna il libro, con la destra il papa benedice i convenuti. Un monaco, inchinandosi riceve con profonda umiltà il volume, mentre gli altri due assistono con molta attenzione alla scena. poco discoste due suore in abiti agostiniani pregano e guardano con curiosità il regalo del papa.