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Dottori della Chiesa e san Cristoforo
STAHEL RUDOLF
1498
Reichenau-Mittelzell, Abbazia dei santi Maria e Marco
Dottori della Chiesa e san Cristoforo
Questo altare ad ante richiudibili è datato 1498 ed è firmato RS. Ha la struttura di un trittico ed è dipinto sia internamente che esternamente. Quando le ante sono chiuse si possono vedere sei episodi che narrano la passione di Cristo. Precisamente sono visibili l'Orazione nell'Orto, la Cattura, l'Incoronazione con le spine, Gesù davanti a Pilato, la Crocifissione e la Deposizione. La decorazione interna ha invece come tema centrale l'esaltazione della Vergine Maria come Regina del Cielo. La scena della sua incoronazione è circondata da una complessa teoria di santi e sante su vari registri sovrapposti: tre nel pannello centrale e quattro in ciascuno dei laterali.
Agostino è raffigurato assieme agli altri Dottori della Chiesa nel riquadro inferiore sinistro. Oltre a quattro Dottori è presente anche san Cristoforo che porta il Bambino sulle spalle. Agostino ha un volto giovanile e senza barba, come spesso si verifica nelle sue raffigurazioni nei territori di cultura tedesca. Occupa una posizione centrale in primo piano ed è ben riconoscibile grazie al cartiglio che si sviluppa lungo il pastorale dove leggiamo S(ANCTUS) AUGUSTI(N)U(S). Inoltre regge un cuore che racchiude il trono di Grazia.
La chiesa abbaziale dei Santi Maria e Marco è posta sull'isola di Reichenau nel lago di Costanza in Germania e fa parte dell'abbazia di Reichenau. Nel 724 il monaco Pirmino di Murbach fondò sull'isola un monastero con annessa una chiesa in legno. Agli inizi del IX secolo, l'abate Haito decise di costruire la chiesa in muratura. La chiesa venne consacrata a Maria Madre di Dio nell'anno 816. L'abate Erlebald (823-835) ampliò la chiesa abbaziale su progetto di Valafrido Strabone. Nell'830 il vescovo di Verona Ratoldo donò all'abbazia alcune reliquie di San Marco provenienti da Venezia. Quando nel 925 arrivò una reliquia del sangue di Gesù, per custodirla, nel 946 fu eretta, vicino alla chiesa abbaziale, una rotonda ispirata a quella della basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Dopo un devastante incendio, tra il 1236 e il 1237, le originarie volte in muratura furono sostituite da una volta a botte in legno di rovere. Nel Quattrocento fu demolita la rotonda romanica e fu sostituita da un coro gotico.
L'interno della chiesa presenta una pianta a tre navate con doppio transetto. L'aula è divisa in tre navate di diversa altezza, con capitelli finemente scolpiti a motivi floreali. Sulla parete di destra della navata, oltre le arcate, vi sono affreschi della fine del Trecento. Nel presbiterio si trovano l'altare, l'ambone e la sede in pietra, mentre in quello pre-conciliare si trova l'altare del Santo Sangue in marmi policromi, dove è conservato è il polittico con l'Incoronazione della Vergine tra i Santi, opera di Rudolf Stahel. Oltre il presbiterio, si apre uno coro gotico quattrocentesco, coperto con volte a stella. Le pareti laterali, che ospitano alte quadrifore con vetrate policrome, hanno le volte decorate con affreschi cinquecenteschi sul tema dell'eucaristia. L'abside semicircolare romanica è illuminata da un unico finestrone ad arco a tutto sesto: al centro dell'ambiente si trovaè l'altare-reliquiario gotico di San Marco (datato 1477), in marmo, all'interno del quale si conservano alcune reliquie del santo ed un evangeliario miniato del IX secolo.
Stahel Rudolf
Rudolf Stahel è nato verso il 1448. Fu un pittore del periodo tardo gotico, che ha dipinto numerose opere che hanno come tematiche argomenti prevalentemente biblico-ecclesiastici. Stahel è documentato a Costanza dal 1473, dove gestiva una bottega con diversi dipendenti. Fu più volte nominato consigliere comunale e come attività secondaria gestiva un'impresa di filati. Morì nel 1528 a Costanza.