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PITTORI: Maestro di Suhl

Sant'Agostino vescovo

Sant'Agostino vescovo

 

 

MAESTRO DI SUHL

1450-1480

Suhl, chiesa evangelica di Sant'Ulrico

 

Sant'Agostino vescovo

 

 

 

Opera di un anonimo pittore tedesco, questa figura di Agostino risale al periodo 1450-1480 ed è conservata nella chiesa evangelica di sant'Ulrico a Suhl.

Agostino è dipinto all'interno di un tondo, mentre srotola un cartiglio dove si trova scritto il suo nome S. Augustinus. Il volto del santo ha un aspetto giovanile, con ciocche di capelli che fuoriescono dalla mitra. Non vi sono altri elementi che ricordano la sua dignità episcopale. Piuttosto indossa una tunica scura che ricorda quella dei monaci agostiniani che seguono la sua regola. Seduto sopra una specie di divano, tutto intorno si può osservare un cielo stellato stilizzato. In testa il santo porta un'aureola. nella corona giallastra una ulteriore scritta identifica il personaggio con una scrittura gotica in "augustinus".

 

Suhl è una città extracircondariale della Turingia, in Germania. La chiesa protestante-luterana di St. Ulrich fu costruita tra il 1452 e il 1503. L'edificio è l'unica chiesa di Suhl, che è sopravvissuta nei secoli senza essere distrutta.

In base a un'iscrizione sulla parete sud-est del campanile della chiesa risalirebbe all'annol 1452 la deposizione della prima di fondazione. La chiesa apparteneva a quel tempo al monastero di Reinhardsbrunn e, costrutta in stile del tardo gotico, fu consacrata nel 1503.

La chiesa presenta una navata larga 16 metri e larga 11,5 metri e uno spazio d'altare quadrato sotto la torre. Le volte a botte nella navata risalgono al 1704. Gli estesi affreschi sulle tre pareti e il soffitto a volta del santuario appartengono al primo periodo costruttivo. L'originario crocifisso del santuario fu realizzato intorno al 1340-1350 e venne consegnato all'Ermer Angermuseum nel 1932. La copia conservata in chiesa risale al 1952. Rappresenta Cristo che mostra la più profonda espressione di misericordia, con le braccia incrociate sul petto. A sinistra dell'arco trionfale della chiesa sorge una casa sacramentale datata 1521, decorata a filigrana gotica, dove si trova la reliquia detta la "Mano nera". È una mano destra mummificata, con le dita ricurve la cui origine e datazione sono sconosciute. Si tramanda che questa reliquia abbia salvato la chiesa nel 1634 dalla distruzione delle truppe imperiali nella Guerra dei Trent'anni.