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PITTORI: Maestro di Sulmona

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO DI SULMONA

1483-1500

Sulmona, Palazzo dell'Annunziata

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Sulla facciata del palazzo dell'Annunziata a Sulmona alloggiano sette statue che rappresentano, nell'ordine, da sinistra a destra: san Gregorio Magno, san Bonaventura, sant'Agostino, san Girolamo (dottori della Chiesa), san Panfilo (patrono di Sulmona), san Pietro e san Paolo.

Sant'Agostino è qui individuato come Dottore della Chiesa e simbolicamente regge nella mano sinistra un consistente numero di libri. In testa porta un copricapo a forma di mitra, mentre con la mano destra si allarga la tunica con un gesto elegante che conferisce alla statua un aspetto dinamico. Attiguo alla chiesa dell'Annunziata, il palazzo sulla cui facciata sono poste le statue è stato costruito a partire dal Quattrocento e la sua edificazione si è protratta per quasi due secoli. Il terremoto del 1706 e i rifacimenti dell'Ottocento sino al recente del 1968, hanno drasticamente modificato la parte interna dell'edificio. La struttura complessiva, ed in particolare la facciata e la planimetria generale, sono rimasti più o meno inalterati. La zona posteriore del palazzo fu utilizzata come Ospedale Civile fino al 1960, mentre la parte antistante fu destinata a varie attività civili quali sede della magistratura cittadina, di uffici comunali, del giudice conciliatore, di una scuola pubblica e, da ultimo, del Museo Civico.

La facciata del palazzo mostra una sovrapposizione di stili. Il portale ogivale, ovvero l'antica Porta dell'Orologio, è in stile gotico e risale al 1415 circa e conserva un arco dove è collocata la statua di san Michele Arcangelo. Le coppie di colonne si concludono in due piccoli rosoni e una Madonna con Bambino di scuola napoletana è stata collocata nella lunetta. Interessante è pure la finestra trifora quattrocentesca, con ornamenti di colonnine tortili che introducono a figure leonine ed a una scultura che simbolizza le Virtù.

Lo stemma della città sormonta la finestra insieme al simbolo dell'arma della famiglia di Antonuccio di Rainaldo, che fu un importante finanziatore della chiesa. La parte centrale è di chiara derivazione rinascimentale grazie al portale sormontato da un timpano. In questo caso è visibile un altorilievo raffigurante una Madonna con Bambino e quattro Angeli oranti, che introduce alla Cappella del Corpo di Cristo. Al di sopra vi è una bifora con due angeli che reggono uno stemma con la sigla A.M.G.P. Questa parte della facciata risale alla seconda metà del Quattrocento. La parte laterale del prospetto, la cui edificazione fu eseguita tra il 1519 ed il 1522, presenta una bifora che sovrasta il portale dell'antica spezieria. Su tutta la facciata vi è una cornice del tutto speciale, decorata con putti, araldi, animali fantastici e figure sacre e profane che seguono le volute formate da un motivo a tralcio di vite. Un piccolo campanile a vela, edificato da maestranze pescolane dopo una ristrutturazione posteriore al sisma del 1706, sormonta l'orologio e completa la complessa struttura prospettica.